giovedì 16 febbraio 2017

LA LOTTA DI UNA VITA

"Ciò che è facile spesso non è ciò che è giusto": questo il messaggio che il Comandante Alfa ha cercato di trasmettere ai giovani durante l' incontro d'apertura del Festival della Legalità, tenutosi al Casinò  lunedì 13 Febbraio.
È stata la dott.ssa Taruffi a presentare il fondatore del G.I.S., Gruppo Intervento Speciale. La storia della sua battaglia contro l'illegalità ha avuto inizio nel sud Italia, in una terra dove il bene ed il male sono separati da una linea sottile. Appena sedicenne decise, quindi, di dedicare la sua vita alla giustizia per entrare nelle forze dell'ordine a Roma. Qui iniziò una carriera piena di rinunce, che lo avrebbe anche portato in zone di guerra come l'Afghanistan e l'Iraq.
Ma, nonostante le difficoltà, il Comandante ha sempre continuato a combattere le ingiustizie.
Oggi, dopo 47 anni di servizio, la sua missione è rivolta ai giovani: infatti supervisiona l'addestramento delle nuove reclute e spiega ai ragazzi di tutta Italia cosa significa vivere per proteggere gli altri. E con la scrittura di due libri è riuscito a raggiungere anche coloro che non può incontrare fisicamente: il primo libro "Cuore di rondine" è un sentito inno alla libertà, il secondo libro è, invece, ancora in fase di stesura.
Il discorso è stato ulteriormente sottolineato da vari interventi musicali di Amedeo Grisi, tra i quali una canzone composta per l'occasione, che ha commosso tutti i presenti con la profondità dei messaggi trasmessi.
Il Comandante ha poi risposto con sincerità ad ogni domanda che gli è stata rivolta, ribadendo con forza quegli ideali a cui è restato fedele durante tutta la sua vita.
Ma il concetto che rimane impresso, specialmente ai giovani, è sempre lo stesso e alla fine il più importante: la libertà, intesa come possibilità di vivere senza il bisogno di nascondersi, non si può ottenere senza intraprendere la strada dei sacrifici.

Ufficio Stampa del Liceo G.D. Cassini Sanremo
Anna Mastrantuono, Cecilia Massa,
Valerio Franceschi, Lisa Carbonetto




IL FESTIVAL VISSUTO DA GIOVANI GIORNALISTI NELLA SALA STAMPA

Sanremo per una settimana all'anno, tra critiche e gossip, è in prima pagina su tutti i giornali; ma che cosa si nasconde dietro ogni articolo?
Alcuni studenti dell'Ufficio stampa del liceo Cassini di Sanremo hanno avuto la possibilità di partecipare alle Sala Stampa dell'Ariston durante il 67º Festival della canzone italiana. I ragazzi hanno visto con i propri occhi il funzionamento di una Sala Stampa, nonché il lavoro di giornalisti e fotografi  provenienti da tutta Italia e non solo. Hanno notato che, nell’ambito di un Sala Stampa, in particolare in quella del Festival, i giornalisti, giovani e veterani, si sentono dei veri e propri protagonisti: infatti, sembrava gareggiassero  tra loro a chi proponesse il maggior numero di domande , sia pertinenti, sia provocatorie. Gli studenti alle  prime armi, invece,  si sono messi in gioco, confrontandosi con i professionisti, e sono riusciti ad ottenere anche qualche intervista. Hanno scoperto così quanto sia importante l'essere sempre attenti e pronti in un mondo, quello del giornalismo, in cui l' esclusiva e il dare la notizia prima di altri fa la differenza. Ai ragazzi si sono presentate non poche difficoltà data la loro loro giovane età e la poca esperienza: spesso, infatti,  sono stati letteralmente schiacciati dai professionisti oppure sono stati sottovalutati. Nonostante ciò, non si sono persi d'animo e, orgogliosi di poter rappresentare l'intero Liceo, determinati a tenerne alto il nome e raggiungere i loro obiettivi, hanno speso tutte le loro energie per poter strappare qualche intervista. I risultati sono stati a dir poco soddisfacenti, considerando che sono all'inizio di una possibile carriera:  Marianne Mirage, Maldestro, Ermal Meta e infine il sindaco Alberto Biancheri si sono confessati alle loro telecamere! Ecco quindi che cosa il sindaco ha raccontato e spiegato loro.
Cosa rappresenta per Lei il Festival e in che modo pensa possa portare altri benefici, oltre al turismo?
Sicuramente il festival come sappiamo è una vetrina importantissima a livello nazionale. Oltre le 20'000 presenze, abbiamo la possibilità di promuovere il nostro territorio tramite la televisione: questo ha una valenza secondo me incalcolabile, parlare della pista ciclo-pedonale, parlare dei nostri fiori, parlare del nostro territorio: è questo il valore aggiunto ed è la cosa più importante.
Quanto giova il Festival sul commercio dei fiori?
Noi puntiamo molto sulla promozione del fiore a Sanremo, che è conosciuta molto anche per questo. Dietro c’è un messaggio ancora più forte, ovvero che è una risorsa e un’eccellenza del nostro territorio, è la forza della nostra terra. Promuovere il fiore vuol dire anche dare più futuro e più possibilità di lavoro a tutti. Nel nostro territorio abbiamo un Istituto di Agraria, dove ci sono ragazzi che si diplomeranno futuri agronomi, che vogliono approcciarsi a questo mestiere, non solo legato al fiore ma a tutta l’enogastronomia e al turismo paesaggistico. C’è tutto un mondo dietro questa promozione su cui vogliamo portare attenzione perché possibile fonte di lavoro per i nostri ragazzi.
Quali sono i rapporti della città con la Rai?
Buoni. In questi tre anni ho instaurato un ottimo rapporto non solo con Carlo Conti, ma anche con tutta la dirigenza Rai. Abbiamo molto rispetto del lavoro che si fa. Il numero degli ascolti sono un segno importante per la Rai e soprattutto per noi perché il Festival è bello, ma senza Sanremo mancherebbe una parte importante. Il brand di Sanremo si sta rafforzando e questo ci fa molto piacere.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo
Sara Brusco, Maria Chiara Donzella, Stefania Ilie








lunedì 13 febbraio 2017

PERICOLO REALE NEL MONDO VIRTUALE

PERICOLO REALE NEL MONDO VIRTUALE
Internet è diventato a tutti gli effetti parte integrante della società contemporanea e della vita di ognuno. Questa interconnessione, oltre a innumerevoli vantaggi, è fonte anche diverse insidie e pericoli. Per questo, da qualche anno, è stata creata la Polizia Postale ovvero uno speciale ramo della Polizia di Stato che si occupa dei crimini online, quali furti d’identità o bullismo in rete, ed è stata istituita, il 7 febbraio, la Giornata internazionale contro il Cyberbullismo. Proprio di questi temi si è discusso nelle conferenze “Una vita da social” a cui le classi prime del Liceo Cassini di Sanremo hanno assistito nei giorni 8 e 9 Febbraio. Nei suddetti giorni le classi coinvolte si sono recate infatti sul “truk” della Polizia Postale, parcheggiato in Piazza Colombo, per ascoltare una relazione dell’Ingegnere elettronico Roberto Surlinelli, Direttore Tecnico Capo della Polizia di Stato ed esperto in sicurezza dei sistemi informatici e digital forensic. Gli alunni si sono mostrati subito incuriositi e, dopo un discorso introduttivo sul funzionamento dei Social Network e sui diversi metodi adoperati dagli agenti per rintracciare i malintenzionati (il tutto reso più interessante da esempi e paragoni con la vita reale) hanno partecipato attivamente ponendo domande sui più comuni reati nel mondo del web, come l’adescamento, il furto di identità o l’ aggressione all’integrità dei dati sensibili. L’ incontro ha ottenuto un effetto positivo sulla maggioranza degli alunni, che dicono di essere stati coinvolti e interessati dal discorso chiaro e preciso del relatore e di aver acquisito informazioni utili sulla navigazione e sulla condivisione sicura in rete e sui social. Anche i professori presenti hanno confermato l’efficacia di questo ciclo di conferenze, che sicuramente hanno contribuito ad ampliare il bagaglio di informazioni e di competenze di ogni allievo nell’ambito della cyber-security. Dopo una foto di gruppo con gli allievi coinvolti e gli agenti davanti al truk dove si sono svolti gli incontri, siamo tornati a scuola, per le piovose vie del centro addobbate per il Festival, più consapevoli del fatto che la Rete non si deve condannare o assolvere in toto, ma si deve saper usare correttamente come si dovrebbe fare con qualsiasi altro strumento!

Margherita Calvini
Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo

SERATA FINALE DEL FESTIVAL DI SANREMO

L'attesa per scoprire chi sarebbe stato il vincitore di questa nuova edizione del Festival di Sanremo era alle stelle: tra pronostici e speranze, a spuntarla è stato il più originale e atipico dell'intera manifestazione: Francesco Gabbani, con la sua canzone "Occidentali's Karma". Ma che cosa lo ha portato alla vittoria, guadagnandosi il favore del pubblico? Quali sono le caratteristiche che lo hanno reso il più amato da vecchie e nuove generazioni? Il suo stile estroverso, stravagante e fuori dal comune è stata una carta vincente per conquistare gli spettatori ed è probabilmente ciò ( un ballerino in costume da gorilla ed una coreografia semplice e coinvolgente) ad aver distolto l'attenzione dall'uso a sproposito di termini filosofici e neologismi dal vano significato accompagnati da una musica orecchiabile, che avrebbero dovuto ispirare una critica nei confronti dei rapporti tra Occidentali e cultura orientale, ma che risulta quasi offensiva. Un'esibizione che, seppur divertente, non era adatta al contesto festivaliero, rivelandosi più consona ad uno spettacolo comico. Per molti, la vincitrice morale risulta essere Fiorella Mannoia, dall'alto della sua carriera decennale, che conquista il premio della sala stampa e quello per il miglior testo. Cantante formidabile, anche se forse non avrebbe dovuto partecipare a questa edizione per dare maggior spazio ad artisti più giovani e meno conosciuti. A completare il podio Ermal Meta, vincitore del premio della critica, con la canzone autobiografica "Vietato Morire", incentrata sui violenti trascorsi familiari. Prima di giungere alla classifica, rivelata verso l'1.45, si sono susseguiti sul palco, ad intervallare i concorrenti, ospiti spesso dimenticabili e dal dubbio valore culturale. Si veda lo chef Carlo Cracco, la cui presenza è stata superflua e utile solo per allungare il brodo, o l'intervento comico di Geppi Cucciari, una parodia del celebre programma di Maria De Filippi "C'è posta per te", che ha, però, fallito nell'intento di far ridere. Ad arricchire la kermesse, invece, sono state le eccellenze italiane Zucchero e Rita Pavone: il primo cantando sue celebri canzoni insieme ad un commovente omaggio a Luciano Pavarotti, la seconda, premiata per i suoi 55 anni di carriera, ha espresso la sua gratitudine e dilettato il pubblico con la sua versione di "Cuore". Infine, per intrattenere i più giovani, è salito sul palco Alvaro Soler, che ha eseguito un medley dei suoi brani più amati, coinvolgendo la platea, che si è alzata per ballare. Alla luce di quanto detto, sorprende come questa dimenticabile edizione del Festival sia stata la più seguita dal 2002. Ciò detto, fino al prossimo Festival, Namastè.


Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo



Photo credit: Corrado Corradi

Photo credit: Corrado Corradi                                                                                                                                                  

Photo credit: Corrado Corradi


Photo credit: Corrado Corradi


Photo credit: Corrado Corradi


Photo credit: Corrado Corradi


Photo credit: Corrado Corradi


Photo credit: Corrado Corradi


Photo credit: Corrado Corradi



Photo credit: Corrado Corradi

domenica 12 febbraio 2017

SOCIALSOCRATE AL PALAFIORI

Nel pomeriggio dell' 8 febbraio, alcuni studenti del liceo Cassini al Palafiori di Sanremo insieme ai professori Iezzi, Magnoni e Palmero hanno assistito all'incontro con il filosofo e formatore Raffaele Tovazzi. Dopo essersi laureato in filosofia all'Università di Trento e specializzato ad Harvard in Programmazione Neuro-Linguistica, è considerato oggi un punto di riferimento per imprese e istituzioni e collabora con società come Ferrari, Maserati, Technogym, Unicredit per attività di formazione.
Tovazzi, nel suo monologo intitolato "#SocialSocrate - la società, i social e l'arte del pensiero reale", ha toccato temi quali il futuro, i giovani, il lavoro e la filosofia riuscendo a catturare l'attenzione dei ragazzi parlando con un linguaggio chiaro e incisivo, invitandoli ad un’importante riflessione riguardo il ruolo dei social e la loro incidenza sulla vita di tutti i giorni. Ha portato a riflettere su quanto ciò che sentiamo e ci viene raccontato contribuisca a formare noi stessi e il nostro pensiero e al giorno d'oggi la maggior parte delle "storie" che ci vengono proposte arriva dai social che hanno quindi un ruolo molto importante, ma spesso negativo. Tutto ciò con riferimenti alla filosofia e ad alcune vicende personali. Proseguendo ha poi fornito ai ragazzi alcuni consigli su come affrontare le decisioni che andranno a fare per il proprio futuro. Ha infatti consigliato ai ragazzi di scegliere prima di tutto con il cuore e a fare qualcosa che non sia solo un lavoro spinto dall'idea del denaro, ma che sia anche un lavoro correlato alle proprie passioni, in modo da essere stimolati a dare il meglio con meno fatica e stress possibile, sostenendo che "il mondo ha più bisogno di un musicista ispirato piuttosto che di un burocrate annoiato". I temi e gli spunti di riflessione non sono sicuramente mancati e i ragazzi sono rimasti piacevolmente sorpresi dal modo in cui egli è riuscito a parlare di filosofia e a catturare la loro attenzione tanto che renderanno partecipi le proprie classi riportando riflessioni e temi che sono emersi dall'incontro.
 Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo






sabato 11 febbraio 2017

MATEMATICA E DIDATTICA AL LICEO CASSINI

Oggi, Mercoledi 8 febbraio, presso Villa Magnolie 40 docenti delle scuole superiori della provincia hanno preso parte alla conferenza "La variazione delle grandezze:Avvio allo studio dell'analisi nella scuola secondaria di secondo grado". A tenere l'incontro è stato il professore Domingo Paola, docente della scuola superiore "G.Bruno" di Albenga. Il professore, laureto in matematica presso l’Università di Genova , è autore di testi didattici per la casa editrice Zanichelli, membro della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica ed è stato vincitore nel 2015 del premio "Bruno De Finetti" assegnato per la diffusione della cultura matematica o della storia della matematica. Il 27 marzo dalle 15 alle 18 il docente terrà un secondo incontro destinato agli insegnanti dal titolo "Conoscenze fondanti e competenze essenziali in matematica. Spunti per percorsi di matematica nella scuola secondaria di secondo grado."

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini
Andrea Mortato







TERZA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO

Piccolo coro dell’Antoniano, ostetrica 92enne e orchestra dei Reciclados: la terza serata del Festival sembra avere tutti gli ingredienti necessari ad alimentare il falso buonismo che caratterizza da anni i programmi della televisione italiana. Il risultato? Grandi applausi del pubblico in sala, che si sente costretto a lodare l’innocenza delle voci bianche e la creatività di chi ha  raggiunto il successo partendo dal nulla. La serata di giovedì, che è da sempre quella delle cover, ha portato sul palco grandi successi degli anni passati interpretati dai big: tra i più apprezzati sicuramente Chiara, naturale e spontanea come sempre, Marco Masini ed Ermal Meta, vincitore molto discusso del premio per la migliore cover. Gli artisti in gara sono tuttavia passati inevitabilmente in secondo piano, messi in ombra dai grandi ospiti, come LP e Mika. È stato proprio il cantante libanese la vera stella della serata e asso nella manica, ormai apprezzatissimo dal pubblico italiano, grazie al suo look stravagante e al suo animo semplice di ragazzo della porta accanto; Mika ha conquistato tutti con il medley dei suoi successi e il tributo a George Michael, oltre che facendosi portavoce del messaggio contro la discriminazione. Altri ospiti, per usare un eufemismo, sono stati Alessandro Gassman e Marco Giallini: il loro intervento, non strettamente necessario, ha avuto come unica finalità la promozione del nuovo film affiancata ad un’impacciata presentazione di un’esibizione. Molto seguite dal pubblico sono invece le nuove proposte di quest'anno, in particolare i finalisti decretati giovedì, ovvero Lele e Maldestro. Nonostante i vips invitati a partecipare alla kermesse, questa edizione di Sanremo non risulta particolarmente apprezzata dai giovani: le eliminazioni delle due coppie di artisti in gara nei big, Raige ft. Giulia Luzi e Nesli ft. Alice Paba hanno infatti contribuito ad aumentare la diffidenza e lo scarso interesse degli adolescenti, che però incredibilmente si ritrovano ad apprezzare e stimare un personaggio giustamente ritenuto distante dagli interessi dei più giovani, ovvero Maurizio Crozza, ma che sorprendentemente diverte e fa riflettere anche loro. Le critiche sono molte, le voci altrettante, ma anche quest'anno il Festival non cala di popolarità: lo share e gli ascolti, che aumentano ogni anno, fanno riflettere, e ci invitano a pensare che nonostante tutto, la formula perfetta della televisione sia proprio questa: trasportare i telespettatori in un’atmosfera fiabesca e leggera (giudizio da non interpretare negativamente): la classica atmosfera festivaliera.


Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo



Photo credit: Corrado Corradi


QUARTA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO

La quarta, e penultima, serata del Festival è ancora permeata di perbenismo e dogmi della società moderna. Dopo ben 67 anni, la manifestazione sanremese è ancora disperatamente aggrappata a quella forma mentis che l'ha caratterizzata dai suoi inizi. Questa ossatura pare ormai inadeguata a sostenere il peso dell'incontrollabile evoluzione che ogni anno diventa più difficile non considerare.
Il racconto della violenza domestica, le critiche alla società attuale e l'inno alla bellezza non strumentalizzata stonano con il classici temi della canzonetta festivaliera. In quest'ottica sembra scontata l'eliminazione di artisti come Gigi D'Alessio, Ron, Giusy Ferreri ed Al Bano, con non poche proteste da parte dei soliti nostalgici.
Inoltre i conduttori non si discostano dalle trovate banali che caratterizzano la televisione italiana: ecco quindi che non si trattengono dal coniare l'hashtag #FacceDaFestival nel tentativo, miseramente fallito, di coinvolgere i giovani tramite i social. Ma l'apice del degrado si raggiunge con il patetico accalcarsi degli spettatori per ricevere un mini-Carlo dalle mani di Maria De Filippi. A tutto ciò si aggiunge una figura che sarebbe dovuta mancare: Marica Pellegrinelli, in qualità di signora Ramazzotti, nonché donna immagine e stereotipo di quell'ideale di bellezza tanto criticato dalla canzone di Paola Turci.
Quella che potrebbe essere la linea guida da seguire si ritrova solo in momenti isolati portata sul palco esclusivamente da ospiti, che si dimostrano infatti i soli pienamente in grado di farsi amare dall'intero pubblico italiano. Su uno sfondo di mediocrità, spiccano la comicità geniale di Virginia Raffaele e quella dissacrante di Maurizio Crozza, che pur non dimenticando il suo repertorio politico, riesce sempre a far sorridere.
Nonostante sia uno dei programmi televisivi più criticati, gli ascolti registrano picchi da record, che oscillano tra il 45% e il 53% : una grande visibilità che viene sprecata annoverando tra i big cantanti già al culmine della propria carriera. La gara tra i giovani, che conquistano la prima parte della serata, risulta allora un notevole passo avanti, che offre migliori possibilità alle new entry nel mondo dello spettacolo. La tendenza da seguire per ottenere l'attenzione degli adolescenti, e non solo, è proprio questa: passare il testimone della musica italiana ai giovani, per rinnovarla e farle finalmente compiere quel passo in avanti che tutti, in fondo, vogliono ascoltare.


Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo



Photo credit: Corrado Corradi

venerdì 10 febbraio 2017

LA SECONDA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO

La seconda faccia di Sanremo
La voce del Cassini sul festival 

Alla seconda serata del Festival di Sanremo la città sembra essersi definitivamente trasformata nella caotica Las Vegas. Riuscendo a destreggiarsi tra la marea di turisti alla disperata ricerca di vips ci si ritrova inevitabilmente circondati da uno sfogo di megalomania repressa, accumulata nel corso dell'anno e che trova la sua occasione di sfogo negli ambitissimi "pass", semplici pezzi di carta apparentemente in grado di trasformare ordinari cittadini in spettatori passivi della metamorfosi di Sanremo nella Cinecittà della canzone. Ma riuscendo ad oltrepassare la trafficatissima Via Matteotti ci si potrebbe ritrovare all'interno del Teatro Ariston, tirato a lucido per l'occasione, per assistere ad uno spettacolo che ormai appare sempre più simile ad una sagra paesana dedicata ai più scontati luoghi comuni italiani. Esempio eclatante è la presenza di Francesco Totti, emblema della cultura sfiorita e imbarazza del panorama calcistico italiano. Del frizzante ambiente degli anni '60 rimangono solo le sedie, forse, e qualche cantante che, finita la manifestazione, ritorna nel suo sfavillante hotel a 5 stelle, unico servizio, assieme ai più rinomati ristoranti, che sembri realmente trarre giovamento da questo evento. E se due anni fa era stata presentata a modello una famiglia con 16 figli al carico, quest'anno ecco arrivare lo stakanovista di turno, perchè di questo ha bisogno l'Italia: lavorare e procreare. Come giustamente fa notare Crozza durante il suo (forse troppo) breve intervento, è a Sanremo che le nascite vengono celebrate col maggior entusiasmo; è dunque questa la risposta di Carlo Conti? Compensare un Festival che riesuma Albano e Ron dagli annali, affiancandoli a proposte forzatamente giovani, come Giulia Luzzi e Raige, presentando un grottesco insieme di nostalgia e modernità. Sorprendono invece le nuove proposte, che con una ventata di novità riescono a far sperare in un Festival più genuino, in grado di mettere in risalto l'avanguardia della canzone italiana. Brillante l'esibizione di Gabbani, che riesce a risvegliare anche i più sedentari con un ritmo da lui stesso definito “suadente”; tra le note di merito anche le performances di Sergio Sylvestre, il gigante buono, Gigi d'Alessio, pioniere del Festival e Chiara, che riesce a commuovere con la sua dolcezza. Ma, in fondo, sono gli ospiti i veri animatori di questo Festival, dal bacio rubato di Robbie Williams a Maria, all' assolo di Keanu Reeves alla chitarra elettrica e lo spumeggiante intervento cabarettistico di Insinna-Brignano-Cirilli.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini
Caterina D'Angelo, Zelda Moreno, Veronica Revelli









Photo credit: Corrado Corradi

67 ANNI E NON SENTIRLI,HA INIZIO LA NUOVA EDIZIONE DI UN EVENTO SENZA TEMPO

Tutti criticano Sanremo: è ormai abitudine diffusa, dopo aver assistito ad una serata della nota kermesse canora, discutere con altri spettatori circa i numerosi difetti che si sono ineluttabilmente palesati nel corso dell'evento. È forse un po' il prezzo da pagare per una trasmissione quale il Festival di Sanremo, che racchiude in sé, nel bene e nel male, tutte le caratteristiche di quella che è la televisione italiana; spingendoci dunque ad essere tanto attratti da una componente particolare, quanto critici verso tutti gli altri aspetti. Ed ecco dunque che ci si ritrova facilmente a discutere se il festival sia ormai indirizzato a pochi nostalgici piuttosto che alle nuove generazioni. Appare dunque naturale che nella serata di martedì gli occhi di milioni di spettatori fossero puntati sul palco dell'Ariston per una serata che, con ritmo incalzante, ha dato il benvenuto a questa 67° edizione del Festival della Canzone Italiana. A mantenere vivo tale ritmo, nonostante alcuni interventi comici un  po' insipidi, è stato il calore trasmesso dai numerosi ospiti, tra i quali vale la pena citare Ricky Martin, i Clean Bandit, nonché Tiziano Ferro, che dopo l'omaggio a Luigi Tenco, ritorna sul palco in compagnia di Carmen Consoli, dando vita ad una splendida esibizione. Apprezzata particolarmente anche la scenografia. Volendo invece dedicarsi alle note dolenti e agli “scivoloni” in senso letterale, si può citare come la De Filippi, reduce da un repentino cambio d'abito, abbia barcollato perdendo l'equilibrio al suo ritorno sul palco; in senso meno letterale, il ruolo di Raul Bova è apparso talvolta “forzato” all'interno della trasmissione, quasi a confliggere con quello di Carlo Conti, dando l'impressione che i due, anziché completarsi a vicenda, si sottraessero spazio reciprocamente; ma siamo solo all'inizio e attendiamo dunque le prossime serate prima di dare un giudizio definitivo a riguardo. Possiamo constatare invece come sia arduo sopperire del tutto all'assenza di Beppe Vessicchio, ormai divenuto un vero e proprio emblema del Festival, tanto da essere elevato dalla gioventù sanremese (e non solo) a una sorta di figura mistica. Sorprendono in positivo gli undici concorrenti di questa prima serata, ciascuno con le proprie peculiarità; tra i più apprezzati, Fiorella Mannoia, Samuel e Ermal Meta. A rischio eliminazione si trovano invece Giusy Ferreri, Ron e Clementino, ma verrà tutto deciso nella serata di Giovedì, in attesa della quale non pronunciamo pronostici; perchè se c'è una città dove tutto è possibile e nulla è scontato, quella è proprio Sanremo.



Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo
Anna Mastrantuono
Beatrice Bongiovanni

Rafael Gervasone