giovedì 16 febbraio 2017

IL FESTIVAL VISSUTO DA GIOVANI GIORNALISTI NELLA SALA STAMPA

Sanremo per una settimana all'anno, tra critiche e gossip, è in prima pagina su tutti i giornali; ma che cosa si nasconde dietro ogni articolo?
Alcuni studenti dell'Ufficio stampa del liceo Cassini di Sanremo hanno avuto la possibilità di partecipare alle Sala Stampa dell'Ariston durante il 67º Festival della canzone italiana. I ragazzi hanno visto con i propri occhi il funzionamento di una Sala Stampa, nonché il lavoro di giornalisti e fotografi  provenienti da tutta Italia e non solo. Hanno notato che, nell’ambito di un Sala Stampa, in particolare in quella del Festival, i giornalisti, giovani e veterani, si sentono dei veri e propri protagonisti: infatti, sembrava gareggiassero  tra loro a chi proponesse il maggior numero di domande , sia pertinenti, sia provocatorie. Gli studenti alle  prime armi, invece,  si sono messi in gioco, confrontandosi con i professionisti, e sono riusciti ad ottenere anche qualche intervista. Hanno scoperto così quanto sia importante l'essere sempre attenti e pronti in un mondo, quello del giornalismo, in cui l' esclusiva e il dare la notizia prima di altri fa la differenza. Ai ragazzi si sono presentate non poche difficoltà data la loro loro giovane età e la poca esperienza: spesso, infatti,  sono stati letteralmente schiacciati dai professionisti oppure sono stati sottovalutati. Nonostante ciò, non si sono persi d'animo e, orgogliosi di poter rappresentare l'intero Liceo, determinati a tenerne alto il nome e raggiungere i loro obiettivi, hanno speso tutte le loro energie per poter strappare qualche intervista. I risultati sono stati a dir poco soddisfacenti, considerando che sono all'inizio di una possibile carriera:  Marianne Mirage, Maldestro, Ermal Meta e infine il sindaco Alberto Biancheri si sono confessati alle loro telecamere! Ecco quindi che cosa il sindaco ha raccontato e spiegato loro.
Cosa rappresenta per Lei il Festival e in che modo pensa possa portare altri benefici, oltre al turismo?
Sicuramente il festival come sappiamo è una vetrina importantissima a livello nazionale. Oltre le 20'000 presenze, abbiamo la possibilità di promuovere il nostro territorio tramite la televisione: questo ha una valenza secondo me incalcolabile, parlare della pista ciclo-pedonale, parlare dei nostri fiori, parlare del nostro territorio: è questo il valore aggiunto ed è la cosa più importante.
Quanto giova il Festival sul commercio dei fiori?
Noi puntiamo molto sulla promozione del fiore a Sanremo, che è conosciuta molto anche per questo. Dietro c’è un messaggio ancora più forte, ovvero che è una risorsa e un’eccellenza del nostro territorio, è la forza della nostra terra. Promuovere il fiore vuol dire anche dare più futuro e più possibilità di lavoro a tutti. Nel nostro territorio abbiamo un Istituto di Agraria, dove ci sono ragazzi che si diplomeranno futuri agronomi, che vogliono approcciarsi a questo mestiere, non solo legato al fiore ma a tutta l’enogastronomia e al turismo paesaggistico. C’è tutto un mondo dietro questa promozione su cui vogliamo portare attenzione perché possibile fonte di lavoro per i nostri ragazzi.
Quali sono i rapporti della città con la Rai?
Buoni. In questi tre anni ho instaurato un ottimo rapporto non solo con Carlo Conti, ma anche con tutta la dirigenza Rai. Abbiamo molto rispetto del lavoro che si fa. Il numero degli ascolti sono un segno importante per la Rai e soprattutto per noi perché il Festival è bello, ma senza Sanremo mancherebbe una parte importante. Il brand di Sanremo si sta rafforzando e questo ci fa molto piacere.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo
Sara Brusco, Maria Chiara Donzella, Stefania Ilie









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