giovedì 16 febbraio 2017

LA LOTTA DI UNA VITA

"Ciò che è facile spesso non è ciò che è giusto": questo il messaggio che il Comandante Alfa ha cercato di trasmettere ai giovani durante l' incontro d'apertura del Festival della Legalità, tenutosi al Casinò  lunedì 13 Febbraio.
È stata la dott.ssa Taruffi a presentare il fondatore del G.I.S., Gruppo Intervento Speciale. La storia della sua battaglia contro l'illegalità ha avuto inizio nel sud Italia, in una terra dove il bene ed il male sono separati da una linea sottile. Appena sedicenne decise, quindi, di dedicare la sua vita alla giustizia per entrare nelle forze dell'ordine a Roma. Qui iniziò una carriera piena di rinunce, che lo avrebbe anche portato in zone di guerra come l'Afghanistan e l'Iraq.
Ma, nonostante le difficoltà, il Comandante ha sempre continuato a combattere le ingiustizie.
Oggi, dopo 47 anni di servizio, la sua missione è rivolta ai giovani: infatti supervisiona l'addestramento delle nuove reclute e spiega ai ragazzi di tutta Italia cosa significa vivere per proteggere gli altri. E con la scrittura di due libri è riuscito a raggiungere anche coloro che non può incontrare fisicamente: il primo libro "Cuore di rondine" è un sentito inno alla libertà, il secondo libro è, invece, ancora in fase di stesura.
Il discorso è stato ulteriormente sottolineato da vari interventi musicali di Amedeo Grisi, tra i quali una canzone composta per l'occasione, che ha commosso tutti i presenti con la profondità dei messaggi trasmessi.
Il Comandante ha poi risposto con sincerità ad ogni domanda che gli è stata rivolta, ribadendo con forza quegli ideali a cui è restato fedele durante tutta la sua vita.
Ma il concetto che rimane impresso, specialmente ai giovani, è sempre lo stesso e alla fine il più importante: la libertà, intesa come possibilità di vivere senza il bisogno di nascondersi, non si può ottenere senza intraprendere la strada dei sacrifici.

Ufficio Stampa del Liceo G.D. Cassini Sanremo
Anna Mastrantuono, Cecilia Massa,
Valerio Franceschi, Lisa Carbonetto




venerdì 3 febbraio 2017

AL CASINO' DI SANREMO, PAOLO PORTOGHESI ILLUSTRA MARIO SIRONI

Si è svolto mercoledì 1 Febbraio, presso il teatro del casinò di Sanremo, un incontro dedicato a Mario Sironi, artista omaggiato dal Casinò di Sanremo attraverso un'esposizione che ne celebra i 55 anni dalla morte. L'incontro ha visto al banco dei relatori Federica Flore, storica dell'arte, Maria Teresa Verda Scajola, storica dell'arte, oltre al celebre professore e architetto Paolo Portoghesi. Ad aprire l'incontro, la dott.ssa Federica Flore, che illustra nei particolari le opere che costituiscono l'esposizione, rilevandone tratti salienti e aspetti peculiari. La parola viene dunque ceduta alla dott.ssa Maria Teresa Verda Scajola, che introduce al pubblico la figura del professor Paolo Portoghesi, ripercorrendone la carriera e le principali opere.  È infine lo stesso professor Portoghesi a trattare di Mario Sironi, di cui vengono esposte la vita, il pensiero e l'evoluzione artistica, durante la quale Sironi, pur passando attraverso differenti movimenti e avanguardie tra cui Futurismo, Novecento e Metafisica, mantiene il suo stile personale e quegli elementi che lo caratterizzano a prescindere dall'epoca; la produzione di Sironi viene inoltre analizzata dal professore sotto il punto di vista dell'architettura e della poesia. L'esposizione dedicata alle opere di Mario Sironi sarà fruibile presso il Casinò di Sanremo fino a domenica 19 Febbraio.

  
Rafael Gervasone
Andrea Mortato
Ufficio Stampa Liceo Cassini Sanremo