Martedì 21 marzo, alla scuola elementare San Pietro, si è tenuta per la seconda volta la festa di Primavera, quest’anno in memoria della maestra Giuliana Veruggio. I bambini, aiutati dalle insegnanti, hanno messo in scena uno spettacolo basato su una favola, scritta da Giuliana stessa e ispirata ad un racconto che lei aveva trovato in Inghilterra. Protagonista la libellula, il filo conduttore di tutto l’evento, perché la sua storia è passaggio dalla larva nello stagno al cielo immenso. Un cucchiaino colorato con delle ali trasparenti stava aggrappato ai grembiuli blu dei piccoli attori a simboleggiare la leggiadra creatura.
Oltre alla sua passione per l’insegnamento, a cui ha dedicato la vita, questa donna straordinaria si interessava anche di natura, musica e dell’amata lingua inglese, cercando di trasmetterli ai suoi alunni, come ci racconta il fratello che, commosso, la ricorda presa a raccontare della sua cara scuola. Le colleghe ne parlano come una grande amica dedita al suo lavoro e aperta alla cultura, infatti era stata l’ideatrice di molti progetti con scuole estere. Il dirigente scolastico, invece, racconta sorridente della compagna di viaggio con cui ha sorseggiato un the sull’Isola White.
All’evento erano presenti anche numerosi ex alunni, ormai di varie età e alcuni con figli, che parlano della scuola come un’ambiente unico e accogliente, a contatto con la natura, reso appunto speciale dall’impegno di Giuliana e delle colleghe.
La commovente recita dei bambini, accompagnata da flauti e canzoncine in inglese composte dall’insegnante, è dedicata anche al piccolo Luca, volato via qualche anno prima, per cui si era piantato un ulivo alla festa di Primavera precedente. Mentre le note di una melodia irlandese volteggiavano nell’aria, il padre di Luca ha piantato accanto a quello del figlio un piccolo ulivo, di cui Giuliana aveva cura. “Forse l’unico rimpianto della maestra Giuli è non aver potuto più vedere l’alberello in memoria di Luca prima di raggiungerlo”, ci confida l’amica e collega Daniela. Alla fine dell’evento si è parlato anche dello straordinario contributo donato al reparto di assistenza domiciliare dell’ospedale Gaslini, a nome delle due libellule della scuola.
Ecco quindi il saluto finale dei bambini: “Ciao Luca e Giuliana, ora anche voi siete come la libellula”.
Viola Biancheri, Stefania Ilie
Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini