sabato 24 dicembre 2016

IL FUTURO DEL LICEO CASSINI

IL FUTURO DEL LICEO CASSINI
“Sono ottimista, ma anche preoccupata, perché mi sembra che i ragazzi abbiano paura di affrontare grosse sfide e impegni, ci vuole tanta buona volontà e serietà. Non si devono far spaventare da nulla, ma capire che una fatica iniziale alla lunga ripaga”.
Queste le riflessioni della preside del liceo G. D. Cassini, Enrica Minori, in occasione della giornata di orientamento per le scuole medie, tenutasi nella mattinata di sabato 17 dicembre presso la sede dell’istituto. I ragazzi, provenienti da numerose scuole di Sanremo e Arma, hanno potuto assistere a delle lezioni itineranti specifiche per ogni percorso di studio, classico, scientifico e linguistico. Fondamentale è stata la partecipazione di professori e studenti del liceo: i primi, in veste di tutor, hanno guidato e assistito i futuri liceali per tutta la mattinata, mentre i secondi hanno avuto il compito di preparare e presentare le attività inerenti alla materia insegnata. Al termine delle lezioni il momento conclusivo nella palestra, in cui i ragazzi hanno potuto esprimere un parere sull’esperienza e un pensiero generale scrivendolo su dei post-it a forma di mela e attaccandoli poi ad un grande albero costruito in precedenza. Alle 17.00 invece si è tenuto l’incontro tra i genitori e la dirigente scolastica.
Ma cosa spinge le nuove generazioni a voler intraprendere un percorso liceale, scelta ritenuta coraggiosa e troppo impegnativa da molti? Dalle risposte timide e insicure, si rivela ad esempio una passione per le materie umanistiche e una naturale attitudine alla scrittura per quanto riguarda i ragazzi orientati verso il liceo Classico, l’amore per i numeri e le materie scientifiche ma anche curiosità verso il latino che definiscono “meno difficile di quanto sembri” per i futuri studenti del liceo Scientifico e la voglia di viaggiare e imparare nuove lingue per coloro che sceglieranno il liceo Linguistico.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo

martedì 20 dicembre 2016

SHAKESPEARE E IL CINEMA:CONTINUANO LE LEZIONI DELL'UNITRE

Venerdì 16 Dicembre alla sala degli specchi del comune di Sanremo, Andrea Panizzi ha presentato il suo nuovo libro. Il romanzo, intitolato “Shakespeare in movie”, strettamente collegato al cinema, riguarda la vita di Shakespeare e le sue opere ed è stato presentato per la prima volta lo scorso 18 novembre presso i locali del Palazzo Ducale . Il libro è stato pubblicato per i 400 anni dalla morte di Shakespeare al fine di divulgare ulteriormente le tanto amate e celebri opere. All’incontro lo scrittore ha parlato delle numerose teorie e leggende che vi sono riguardo a Shakespeare e alla sua esistenza, spiegando che secondo alcuni il poeta non sarebbe mai esistito o come fosse ritenuto in realtà italiano, credenza alimentata dai numerosi riferimenti a città e personaggi italiani presenti nelle sue opere, come per esempio la scelta di ambientare "Romeo e Giulietta" a Verona. Secondo il parere di Panizzi il cinema è nato con Shakespeare e si è servito delle sue opere per realizzarsi. Durante lo svolgimento dell’incontro lo scrittore, per ribadire l’importanza del rapporto cinema-teatro nelle opere di Shakespeare, ha mostrato alcune scene delle opere cinematografiche di ispirazione Shakespeariana; come la commovente fine del film “Romeo e Giulietta” diretta da Franco Zeffirelli, in cui i due amanti vanno incontro ad un tragico destino per amore. Si è parlato inoltre del ruolo di grande importanza che ha Shylock, un immaginario usuraio ebreo che vive a Venezia, che troviamo in “The merchant of Venice” (“Il mercante di Venezia”) e, a questo proposito, è stato mostrato il suo celebre monologo, interpretato da Al Pacino nel film del 2004 diretto da Michael Radford, in cui egli, emarginato in quanto ebreo, rivendica il diritti di essere riconosciuto uguale a tutti gli altri esseri umani e giura di vendicarsi contro coloro che sono stati crudeli con lui. "Mi ha maltrattato e defraudato di mezzo milione; ha gioito delle mie perdite, deriso i miei profitti,disprezzato il mio popolo, ostacolato i miei affari, allontanato i miei amici, saziato i miei nemici. E per quale ragione? Perché sono ebreo. Non ha occhi un ebreo? non ha mani un ebreo ? organi, consistenza, sensi, affetti, passioni, non si nutre dello stesso cibo, non è ferito dalle stesse armi, non soffre delle stesse malattie, non è curato con gli stessi rimedi,scaldato agghiacciato dallo stesso inferno dalla stessa estate di un cristiano? E se ci pungete non versiamo sangue? Se ci fate il solletico non ridiamo? Se ci avvelenate non moriamo? E se ci fate un torto, non ci vendichiamo? Se siamo a voi uguali in tutto il resto perché non assomigliarvi anche in questo. Se un ebreo fa un torto ad un cristiano, a che si riduce la sua carità? Alla vendetta. Se fa torto ad un ebreo quale esempio elevato di sopportazione gli mostra un cristiano perfetto? Solo vendetta. Io metterò in pratica la malvagità che ci insegnate e non sarà difficile che io vada anche oltre , ben oltre l'insegnamento.“ Si è, poi, ricordato l’attore e regista italiano Giorgio Albertazzi, che si dedicò all’interpretazione di numerose opere di Shakespeare e che prima di morire, quasi volendo che fossero le sue ultime parole, recitò gran parte delle opere del drammaturgo inglese. E’ stato proiettato anche parte del monologo tra Mercuzio e la regina Mab nel film “Romeo e Giulietta” diretto da Franco Zeffirelli in cui il gioco di sguardi tra i due protagonisti segna il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Si è parlato anche della versione di “Romeo e Giulietta” del regista ligure Renato Castellani, prodotta nel 1954; versione che secondo Panizzi è molto bella visivamente e in cui ogni inquadratura è ispirata ad un dipinto. Al termine dell’incontro lo scrittore ha fatto un confronto tra i due personaggi di grande valore all’interno delle opere di Shakespeare: Riccardo III e Enrico V. Il primo viene delineato come un uomo crudele ed un personaggio negativo, mentre il secondo come un modello di virtù; in entrambe le opere vi è una visione pessimistica della storia da parte dell’autore. Infine lo scrittore ha parlato del rilevante ruolo di Venezia nelle opere shakespeariane, descritta come città del vizio, affascinante e piena di misteri.

Ufficio Stampa Liceo G. D.. Cassini Sanremo







lunedì 19 dicembre 2016

A VENT’ANNI DI DISTANZA GLAUCO MAURI RIPORTA IN SCENA INSIEME AD ANDREA BARACCO I DUE CAPOLAVORI DI SOFOCLE

A VENT’ANNI DI DISTANZA GLAUCO MAURI RIPORTA IN SCENA INSIEME AD ANDREA BARACCO I DUE CAPOLAVORI DI SOFOCLE
A vent’anni di distanza Glauco Mauri riporta in scena insieme ad Andrea Baracco i due capolavori di Sofocle Edipo re ed Edipo a Colono; la regia dell’Edipo re è di Baracco, mentre quella dell’ Edipo a Colono di Mauri. Nell’Edipo re assume grande importanza il tema della ricerca dell’uomo, Edipo infatti, andando alla disperata ricerca dell’assassino di Laio, ritrova se stesso. L’ambientazione post-moderna, in cui la scenografia sembra l’esterno di un palazzo di periferia e una piscina si trova in mezzo al palco, forse a rappresentare l’impetuosità della peste, dato che viene riempita con una pioggia ad inizio spettacolo, tradiscono il carattere grandioso della tragedia, infatti il sentimento prevalente è quello della rabbia, dello scontro, e non si lascia trasparire l’incredulità per il fatto scoperto, mentre appare ben poco il dolore. Il testo di Sofocle viene comunque trattato quasi nella sua integrità ed emerge anche l’ironia tragica; inoltre è percepibile la tragicità del peccato di Edipo, che costituisce uno dei maggiori tabù della nostra società. Nell’Edipo a Colono, in cui il ruolo di Edipo è impersonato dallo stesso regista, la scenografia è minimale e i costumi sono in linea con il periodo storico, i membri del coro, coperti da mantelli bianchi, spesso li lasciano per impersonare i ruoli della tragedia. In quest’opera risalta la tragicità dell’esilio, la disperazione con cui si chiede l’accoglienza, emerge un Edipo fortemente cambiato che ha grande capacità di sopportazione, ma a cui rimane ancora quella durezza irosa giovanile che gli permette di maledire il figlio anche in punto di morte. Edipo riflette sul significato della vita e scopre che, come nel suo caso, spesso l’intenzionalità di un’azione non coincide con la sua oggettività. La morte diventa per Edipo la liberazione dal dolore della vita, concetto ben espresso nell’interpretazione di Mauri.

sabato 17 dicembre 2016

SAILING ALONE AROUND THE WORLD: UNA STORIA MARITTIMA DI PASSIONE E SEMPLICITÀ.

Gianni Manuguerra presenta l’incredibile storia del primo navigatore “solitario”.
Lunedì 12 dicembre, alle ore 16.00, presso la Sala degli Specchi del palazzo Bellevue, si è tenuto un nuovo incontro organizzato dall’Unitre, in cui è stato presentato il libro “Sailing Alone Around The World”, autobiografia del navigatore e progettista navale Joshua Slocum, primo uomo ad aver compiuto il giro del mondo in completa solitudine. L’appuntamento è stato condotto da Gianni Manuguerra, un velista, studioso, appassionato di vita di mare e grande conoscitore e ammiratore della figura di Slocum. Manuguerra ha guidato i presenti in un lungo viaggio marittimo, percorrendo la vita, le esperienze e le difficoltà che hanno portato Slocum ad intraprendere questa avventura. Nel 1895, dopo aver perso tutti i suoi averi durante l’affondamento della sua prima nave sulle coste del Brasile, Joshua riceve in dono, da un baleniere, un vecchio relitto di legno. Il nome di questa barca è “Spray”, come lo sfiatatoio delle balene. Dopo aver speso quasi tutti i suoi 600 dollari per restaurarla, Slocum, grazie alla sua esperienza e alla sua immensa passione, si imbarca in un viaggio che durerà 3 anni, 2 mesi e 2 giorni, e che lo porterà fino ai più remoti angoli del globo. Manuguerra ha voluto sottolineare come la forza dell’opera non risieda in una particolare complessità o profondità filosofica del racconto, ma nell’importanza che l’autore attribuisce alla semplicità e ad una visione pauperistica del viaggio compiuto. Lo stile è quasi confidenziale e rispecchia la naturalezza genuina con cui Slocum ha voluto condividere le sue avventure con i lettori. La semplicità è simboleggiata principalmente dalle scarse tecnologie dell’epoca, alle quali Slocum ha fatto affidamento durante il suo viaggio; gli unici due strumenti di cui disponesse erano il sestante ed una piccola sveglia da 1 dollaro. Tuttavia, questo è il bello di viaggiare con strumenti essenziali: il gusto di potersi creare delle rotte personali, orientandosi secondo il proprio “spirito d’avventura”. Un piacere che le tecnologie di adesso ci privano sempre di più. Inoltre, il titolo e la copertina stessa del libro sono estremamente semplici, ma efficaci ed evocativi. Questa sua semplicità, specifica Manuguerra, lo portava ad essere consapevole dei propri limiti e dei rischi che avrebbe dovuto affrontare. Insomma, non era un egocentrico o un “esaltato”. Durante la conferenza, sono emersi altri aspetti della personalità di Slocum: il suo amore per la natura e per tutte le sue espressioni, la sua passione per i cappelli e per l’astronomia, oppure ancora il suo spiccato senso dell’umorismo. Tutti questi elementi fanno di Slocum un vero “lupo di mare”, un personaggio incredibile che andrebbe riscoperto ed ammirato, un personaggio che ha viaggiato per il puro piacere personale, dimostrando che la passione e la determinazione sono i “bagagli” migliori a cui si possa fare affidamento, e che riassume il proprio viaggio con questa frase: “Dovunque la mia nave navigasse, i giorni erano felici”.

Riccardo Farina
Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo




giovedì 15 dicembre 2016

AL VIA I SABATI DEL CASSINI

Comincia ufficialmente questo sabato 17 l'iniziativa dei “sabati del Cassini”, che avrà il suo proseguimento sabato 14 gennaio. Alle lezioni itineranti dedicate alle scuole è riservato il mattino dei due sabati, dalle 8:30 alle 12:30, mentre al pomeriggio (14:30-16:30) gli alunni interessati potranno visitare insieme ai genitori i luoghi scolastici della sede in un tour guidato che avrà inizio nell'atrio della sede centrale e per il quale non è necessaria una prenotazione. Sempre nel corso delle due giornate, dalle ore 17, sarà possibile assistere ad un incontro con la Dirigenza e staff per l'esposizione dell'offerta formativa ed un confronto tra genitori e corpo docente.
Per gli alunni interessati ad assistere alle prove dello spettacolo itinerante che si terrà la sera del 26 gennaio ad opera delle classi quinte (anche questa una tradizione ormai consolidata), invece, sarà necessario essere accompagnati dai docenti e aver inviato la prenotazione necessaria entro il 6 dicembre.

Nel particolare, sabato 17 dicembre gli alunni di terza media potranno assistere alle seguenti lezioni interattive, dopo aver ricevuto la consueta accoglienza in palestra.

Percorso classico:
“Philosophiamo: perché il Latino al liceo?” con il prof. Cerasti (aula 50 II piano)
Prove di Classico” con la prof.ssa Milanese (aula 43 II piano)
“Perché studiare Storia dell'Arte” con la prof.ssa Giuriolo (aula 64 I piano)
\“Il greco quotidiano” con la prof.ssa Moser (aula 63 I piano)

Percorso linguistico:
“Wilkommen in Deutschland” con le prof.sse Marchiani e Massias (aula 93 piano terra)
“La comida espanola” con la prof.ssa Cullel (aula 71 I piano)
“Histoire du monde francophone” con il prof. Chiarini
“La Russia e il suo alfabeto” con il prof. Grazzi (aula 72 I piano)
“Conversation Cassini style” con i prof. Orsatti e Tinius (aula 11 IV piano)

Percorso scientifico:
“Curiosità di laboratorio” con la prof.ssa Carli (laboratorio fisica seminterrato)
“Mettiamoci in gioco con la matematica” con la prof.ssa Gelsomini (aula 45 II piano)
- “I segreti dell'atomo” con la prof.ssa Tribuzio (aula 92 piano terra)
“Geometric shapes” con la prof.ssa Romagnoli (aula 53 II piano)
“Perché il Latino al liceo Scientifico” con la prof.ssa Mellano (aula 54 II piano)
“Impariamo a disegnare” con i prof. Hernandez e Ciulla (aula 24 III piano)

Caterina D'Angelo,
Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo



















martedì 13 dicembre 2016

LEZIONE DELL’UNITRE SU GIORGIO CAPRONI, IL POETA DIMENTICATO.

«… E’ assente il sale
del mondo: il sole.»



“Alba" Giorgio Caproni

L' oggetto della lezione sui poeti italiani del ‘900 di venerdì 9 dicembre 2016 è stato Giorgio Caproni e la nuova edizione di “Tutte le poesie”. Ha tenuto la conferenza il prof. Fabio Barricalla esponendo la biografia, le tematiche e il percorso poetico dell’ autore Livornese. Pur essendo originario di Livorno grande parte delle suo poesie si devono al periodo Genovese, Romano e d infine quello Sanremese, dove il poeta è stato militare durante la seconda guerra mondiale . Si deve proprio questo periodo il suo esordio letterario con il libello “Come un’allegoria” dal quale è tratta la poesia “Alba”. La tematica della guerra è, però, ancor più presente ne “Il labirinto”, opera in prosa nella quale l’autore riporta le sue esperienze da partigiano. Al termine di questo lungo periodo di atroci esperienze Caproni cambia stile passando dalla canzonetta al sonetto monoblocco. A questo ciclo appartiene “L’ascensore” nel quale si delineano le tematiche principali del nuovo stile; la sovrapposizione figlia-madre, figlio-padre e fidanzata-madre. Per sottolineare quest’ultimo tema i presenti hanno potuto ascoltare sette poesie scelte e lette da Ninetto Silvano: “L’uscita mattutina”; “La gente se l’additava”; “La ricamatrice”; “Né ombra né sospetto”; “Il seme del piangere”; “Piuma”. All’ultima, “Preghiera definitiva”, ha fatto da sottofondo il “Quintetto” di Schubert che, con la sua dolce malinconia, è riuscito a trasportare tutti i presenti all’interno del componimento, ricordando loro come la bellezza della poesia stia nel comprenderne e sperimentarne le emozioni. Si è poi passati all’ultimo ciclo di Caproni, quello della svolta metafisica nel quale compare anche il tema riguardante Dio e quello della “disperazione calma” al termine della vita. Sono stati letti tre componimenti di questa ultima fase della poetica “caproniana”: “I coltelli” da “I muri della Terra”, “Congedo del viaggiatore cerimonioso” da “Congedo di un viaggiatore cerimonioso e altre prosopopee” e infine “Statale 45” da “Res Amissa”. Oltre a quello metafisico e quello della resistenza il prof. Barricalla ha portato ai presenti anche un Caproni più libero, il poeta delle sottopoesie di “Erba francese” ed uno autoironico di “Meteorologia” da “Versicoli del controcaproni”, nel quale l’autore gioca con se stesso burlandosi della sua ateologia. È quindi con grande gioia che si accoglie la ripubblicazione di “Tutte le poesie” nella collana dei “Grandi autori” affinchè l’immensa capacità di forma di questo quasi sconosciuto autore possa non restare dimenticata, ma essere riscoperta anche dai giovani liceali di oggi.

« Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa »

Concessione”
Giorgio Caproni
                                
   Ufficio Stampa-Liceo G.D. Cassini Sanremo


Anna Mastrantuono


IL LICEO CASSINI OSPITA I FUTURI STUDENTI. HA INIZIO IL PROGRAMMA DI ORIENTAMENTO IN ENTRATA DEL LICEO G.D. CASSINI

IL LICEO CASSINI OSPITA I FUTURI STUDENTI. HA INIZIO IL PROGRAMMA DI ORIENTAMENTO IN ENTRATA DEL LICEO G.D. CASSINI
Sabato 17 dicembre, come ogni anno, avrà luogo la prima edizione di un'iniziativa che caratterizza ormai il nostro liceo, ovvero i sabati del Cassini. Questo evento, ricco di attività volte all'orientamento dei futuri liceali,si svolgerà in più fasi, di cui la prima trova il suo spazio nella sede principale del Liceo durante la mattinata, all'interno della quale si snoderanno diversi percorsi, divisi per indirizzo (classico, scientifico o linguistico), che consisteranno in lezioni itineranti tenute dai professori assistiti dai loro alunni. Al pomeriggio sarà inoltre possibile prendere parte ad un tour guidato dell'Istituto , seguito da un incontro con la Dirigenza e lo staff mirato alla divulgazione dell'Offerta Formativa. I 110 studenti previsti per questo sabato provengono dagli Istituti Comprensivi di Arma di Taggia, Ospedaletti, Levante (Pascoli) e Mater Misericordiae, mentre gli alunni interessati provenienti da altre scuole avranno l'opportunità di chiarire ogni loro dubbio sul loro futuro scolastico Giovedì 14 gennaio.
Successivamente, Giovedì 26 gennaio, i ragazzi avranno la possibilità di assistere alle prove dello spettacolo teatrale itinerante delle classi quinte del Liceo.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo

giovedì 1 dicembre 2016

IL MINISTRO ORLANDO AL CASINÒ: “LA GIUSTIZIA ITALIANA HA ANCORA MOLTI PROBLEMI, MA STA FACENDO PROGRESSI”

E’ stato un grande onore per la città di Sanremo ospitare il ministro della giustizia Andrea Orlando. Questo è il pensiero comune agli studenti del Liceo G. D. Cassini che hanno partecipato all’incontro di lunedì 28 novembre presso il teatro del Casinò. La conferenza, inclusa nel ciclo ‘La Cultura della Legalità’, ha visto come protagonista, oltre che al ministro, anche il Presidente del Consiglio Nazionale Forense Andrea Mascherin. Dopo aver risposto alle domande dell’avvocato Mascherin e del pubblico, Orlando ha concesso un’intervista all’Ufficio Stampa del Liceo. Che cosa pensa della divisione delle carriere di pubblici ministeri e magistrati ordinari? Penso che sia un sistema che in astratto ha molte qualità, ma che in concreto rischia di indebolire le garanzie dell’imputato perché se un pubblico ministero è sottoposto in qualche modo al controllo diretto o indiretto della politica dell’opinione pubblica, rischia di essere condizionato e quindi di non applicare la legge in modo obbiettivo, ma di inseguire in qualche modo una popolarità che invece deve essere un elemento estraneo alla sua attività di carattere giurisdizionale. Che messaggio può dare ai giovani perché riacquistino fiducia nella gestione della giustizia? Consiglio loro di girare e guardare nel resto d’Europa e nel mondo affinché si accorgano che abbiamo un sistema che funziona male nei tempi, ma che ha un complesso di garanzia che in pochi altri ordinamenti si riscontra. Abbiamo fatto dei progressi per migliorare i tempi e bisogna farne ancora altri, però ricordiamo sempre che il costituente, quelli che hanno immaginato la società giudiziaria, è stato molo lungimirante. In Italia è più difficile che un innocente vada in carcere che in qualunque altro paese nel mondo. E’ un paese che ha abolito molto tempo fa la pena di morte e questo è un fatto molto importante, naturalmente è un paese che ha ancora grandi problemi anche nel funzionamento della giustizia, che però sta facendo alcuni progressi. Un’idea per snellire i tempi dei processi? Far fare agli avvocati una parte del lavoro nel senso che, per esempio nel civile, lavorare perché gli avvocati prevengano il conflitto, facciano mettere d’accordo le parti piuttosto che portarle in tribunale e questa è una cosa che si sta facendo e sta funzionando. Nel penale invece cercare di chiudere il procedimento quando non ha senso portarlo fino alla condanna, mi spiego: quando il reato è di piccola entità piuttosto chiedere un risarcimento del danno e quindi estinguere il reato, naturalmente se non c’è stato un danno irreparabile per qualche persona o cosa, poi andare ad una deflazione dei procedimenti in questo modo.

Carola Rolfo e Maria Chiara Donzella – Ufficio Stampa Cassini Sanremo