La classe 3T del Liceo G.D. Cassini, il giorno
21 Marzo, ha partecipato alla XXII Giornata della memoria e dell’impegno per le
vittime delle mafie.Ogni 21 marzo, infatti, Libera organizza questo
evento aperto a tutti per ricordare.Gli alunni, accompagnati dalle professoresse
Palmero e Bertani, si sono recati a Ventimiglia dove hanno sfilato per le vie
della città con cartelloni e striscioni in ricordo delle vittime di mafia.In seguito il corteo ha proseguito in Piazza
della Libertà, dove i ragazzi delle varie scuole presenti hanno cantato, letto
poesie, ballato e lasciato messaggi in memoria delle persone che hanno perso la
vita.Durante l’anno scolastico, la classe ha avuto
modo di approfondire alcune storie di vittime di mafia come ad esempio quelle
di Giuseppe Impastato, Libero Grassi e Vito Schifani.Per contribuire a questa giornata gli alunni
hanno pensato di ricordare proprio queste vittime preparando un cartellone con
le foto e i nomi, ma non solo.Infatti dal 1996, viene letto un elenco di
circa novecento nomi di vittime innocenti e proprio in memoria di queste, due
rappresentanti della classe, come tanti altri ragazzi sono saliti sul palco a
leggerli.Ecco alcune impressioni degli alunni:“Sicuramente la storia di Giuseppe Impastato mi
ha colpito. Nonostante nella sua famiglia fossero presenti elementi mafiosi,
non si è mai piegato di fronte a questi. Ha avuto la forza di combattere contro
di loro fino alla fine. Questa è solo una delle moltissime storie di vittime di
mafia, ma ci ha fatto capire che è possibile nel proprio piccolo ribellarsi e
cercare di cambiare qualcosa in questo mondo.”“Sono state ore forti ed emozionanti che ci
hanno fatto capire quanto sia importante ricordare le persone che hanno perso
la vita perché non hanno abbassato la testa di fronte alla mafia.”.Ci auguriamo che giornate come queste possano
essere sempre più frequenti e che soprattutto coinvolgano sempre più persone perché
gli uomini e le donne che hanno perso la vita meritano di essere ricordate. Se
nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per migliorare allora facciamolo. Ufficio Stampa Cassini Sanremo
sabato 25 marzo 2017
giovedì 16 febbraio 2017
LA LOTTA DI UNA VITA
"Ciò che è facile spesso non è ciò che è giusto": questo il messaggio che il Comandante Alfa ha cercato di trasmettere ai giovani durante l' incontro d'apertura del Festival della Legalità, tenutosi al Casinò lunedì 13 Febbraio.
È stata la dott.ssa Taruffi a presentare il fondatore del G.I.S., Gruppo Intervento Speciale. La storia della sua battaglia contro l'illegalità ha avuto inizio nel sud Italia, in una terra dove il bene ed il male sono separati da una linea sottile. Appena sedicenne decise, quindi, di dedicare la sua vita alla giustizia per entrare nelle forze dell'ordine a Roma. Qui iniziò una carriera piena di rinunce, che lo avrebbe anche portato in zone di guerra come l'Afghanistan e l'Iraq.
Ma, nonostante le difficoltà, il Comandante ha sempre continuato a combattere le ingiustizie.
Oggi, dopo 47 anni di servizio, la sua missione è rivolta ai giovani: infatti supervisiona l'addestramento delle nuove reclute e spiega ai ragazzi di tutta Italia cosa significa vivere per proteggere gli altri. E con la scrittura di due libri è riuscito a raggiungere anche coloro che non può incontrare fisicamente: il primo libro "Cuore di rondine" è un sentito inno alla libertà, il secondo libro è, invece, ancora in fase di stesura.
Il discorso è stato ulteriormente sottolineato da vari interventi musicali di Amedeo Grisi, tra i quali una canzone composta per l'occasione, che ha commosso tutti i presenti con la profondità dei messaggi trasmessi.
Il Comandante ha poi risposto con sincerità ad ogni domanda che gli è stata rivolta, ribadendo con forza quegli ideali a cui è restato fedele durante tutta la sua vita.
Ma il concetto che rimane impresso, specialmente ai giovani, è sempre lo stesso e alla fine il più importante: la libertà, intesa come possibilità di vivere senza il bisogno di nascondersi, non si può ottenere senza intraprendere la strada dei sacrifici.
Ufficio Stampa del Liceo G.D. Cassini Sanremo
Anna Mastrantuono, Cecilia Massa,
Valerio Franceschi, Lisa Carbonetto
È stata la dott.ssa Taruffi a presentare il fondatore del G.I.S., Gruppo Intervento Speciale. La storia della sua battaglia contro l'illegalità ha avuto inizio nel sud Italia, in una terra dove il bene ed il male sono separati da una linea sottile. Appena sedicenne decise, quindi, di dedicare la sua vita alla giustizia per entrare nelle forze dell'ordine a Roma. Qui iniziò una carriera piena di rinunce, che lo avrebbe anche portato in zone di guerra come l'Afghanistan e l'Iraq.
Ma, nonostante le difficoltà, il Comandante ha sempre continuato a combattere le ingiustizie.
Oggi, dopo 47 anni di servizio, la sua missione è rivolta ai giovani: infatti supervisiona l'addestramento delle nuove reclute e spiega ai ragazzi di tutta Italia cosa significa vivere per proteggere gli altri. E con la scrittura di due libri è riuscito a raggiungere anche coloro che non può incontrare fisicamente: il primo libro "Cuore di rondine" è un sentito inno alla libertà, il secondo libro è, invece, ancora in fase di stesura.
Il discorso è stato ulteriormente sottolineato da vari interventi musicali di Amedeo Grisi, tra i quali una canzone composta per l'occasione, che ha commosso tutti i presenti con la profondità dei messaggi trasmessi.
Il Comandante ha poi risposto con sincerità ad ogni domanda che gli è stata rivolta, ribadendo con forza quegli ideali a cui è restato fedele durante tutta la sua vita.
Ma il concetto che rimane impresso, specialmente ai giovani, è sempre lo stesso e alla fine il più importante: la libertà, intesa come possibilità di vivere senza il bisogno di nascondersi, non si può ottenere senza intraprendere la strada dei sacrifici.
Ufficio Stampa del Liceo G.D. Cassini Sanremo
Anna Mastrantuono, Cecilia Massa,
Valerio Franceschi, Lisa Carbonetto