giovedì 13 aprile 2017

FOTOGRAFARE LA REALTÀ

 FOTOGRAFARE LA REALTÀ
Il giorno 6 aprile ha avuto inizio il corso di fotografia al liceo Cassini intitolato “fotografare la realtà “, organizzato dall’Ufficio Stampa dell’Istituto in collaborazione con il Foto Club di Sanremo , che si è occupato della parte didattica del corso . Questo è stato il primo di 4 incontri e ha coinvolto 54 studenti che hanno partecipato volontariamente al corso , mostrando grande interesse , ponendo domande ed esponendo perplessità , alcuni dei quali prendevano anche appunti . La prima lezione verteva sul “post produzione”, ovvero l’utilizzo della macchina fotografica e delle nozioni fondamentali da conoscere, un’infarinatura iniziale per dare le basi ad un principiante . A tenere il corso sono stati : Valter Coddi e Vincenzo Giuliani , accompagnati da una degli organizzatori Serena Burlando. Inoltre sono previsti altri incontri e alcune attività , come ad esempio la photo marathon organizzata a Bordighera il 14 maggio in onore di Sant’Ampelio, a cui sono invitati a partecipare tutti i ragazzi del corso , che si potranno sbizzarrire a scattare le foto più fantasiose ed originali. Tutto ciò con l'obiettivo di strutturare una mostra a fine maggio con almeno una foto per ogni ragazzo che poi verrà esposta nella sede distaccata del liceo ,Villa Magnolie, e sarà aperta al pubblico . Quindi non ci resta che fotografare la realtà nei più fantasiosi modi , liberare la mente e lasciarsi guidare dall'obiettivo, ma mi raccomando, prima di scattare, controllate la messa a fuoco.

VIOLA FANALI
UFFICIO STAMPA LICEO G.D. CASSINI SANREMO

martedì 11 aprile 2017

IL MARE, LA PASSIONE DI UNA VITA

Il mare per la città di Sanremo è da sempre fonte principale di guadagno e turismo. Da generazioni gli abitanti della città costruiscono la propria economia sfruttando le risorse che il territorio offre. Strettamente legata al mare è la pratica della pesca, antichissimo mestiere da molti sottovalutato e dimenticato. Per questo l’Ufficio Stampa del Liceo Cassini ha deciso di ascoltare la storia di Salvatore Portera, pescatore, marinaio e armatore da tutta la vita, oggi in pensione, ma ancora legato alla sua passione più grande: il mare. Messi da parte i libri per aiutare il padre sulla barca di famiglia, Salvatore si ritrova, a soli undici anni, catapultato in una realtà dura e spesso pericolosa: quella del pescatore. Nonostante oggi sia un lavoro sicuro e ben retribuito, fino a non molti anni fa chi lavorava in mare doveva ogni giorno combattere contro la paura e il pericolo, tipici di quella vita pesante, incerta e dai ritmi troppo veloci. Un attimo solo, un minimo errore poteva avere gravi conseguenze, se non fatali, come prova uno dei racconti del nostro intervistato. Nei mesi estivi si era soliti praticare la pesca del pesce spada, più produttiva della classica pesca a strascico. In un giorno di luglio, per l’eccessivo imbarcamento di acqua durante una tempesta e il conseguente penetramento nel motore, la barca iniziò ad affondare dal lato della poppa. Complici la situazione tragica e la paura, che stava prendendo possesso di tutti gli uomini a bordo, l'unica speranza, per così dire, era quella di ritrovare i possibili corpi, ormai senza vita, dell’equipaggio, legando a Salvatore il galleggiante che lo avrebbe mantenuto a galla, anche se non più vivo. Dopo numerose manovre tuttavia, riuscirono a scampare il pericolo. Malgrado ciò, il signor Portera ci racconta che lui non ha mai temuto nulla, forse per incoscienza o per coraggio. “La paura non mi ha mai fatto paura” aggiunge, sicuro e deciso. È stato l'amore per il suo lavoro che gli ha permesso di andare avanti, nonostante le difficoltà e i sacrifici. “Non era mai a casa, usciva alle 2 di mattina e tornava all’ora di cena” racconta la moglie Giusy, che lo ha sempre sostenuto. Una vita di rinunce, soprattutto familiari, ma alimentata da una passione così grande che ha permesso a Salvatore di non avere mai nessun dubbio e ripensamento che lo portassero ad abbandonare tutto; una storia di un legame fortissimo con il mare, che porta chi ascolta i racconti di ogni marinaio a credere che non sia passato un solo giorno dall’ultima avventura.
MARIA CHIARA DONZELLA, CAROLA ROLFO
UFFICIO STAMPA LICEO CASSINI - SANREMO












ULTIMA LEZIONE DELL’UNITRE SUI POETI ITALIANI DEL ‘900: CAMILLO SBARBARO, IL “FANCIULLO COERENTE”

ULTIMA LEZIONE DELL’UNITRE SUI POETI ITALIANI DEL ‘900: CAMILLO SBARBARO, IL “FANCIULLO COERENTE”
Si è tenuta il giorno 7 aprile, nella sala degli specchi del Comune di Sanremo, la sesta ed ultima lezione sui poeti italiani del 900’ a cura del professor Fabio Barricalla.
La conferenza ha trattato i temi e i diversi periodi letterari di Camillo Sbarbaro, poeta ligure, considerato uno dei più grandi autori capace di ritrarre la Riviera sul piano nazionale.
Rimasto orfano di madre da bambino e di padre da ragazzo, fu cresciuto, insieme alla sorella Clelia, dalla zia Maria, da loro rinominata Benedetta.
L’autore, nella sua evoluzione letteraria, ha passato tre diversi periodi differiti per lo stile dei componimenti e la forma poetica.
La prima fase, caratterizzata da una struttura di scrittura in versi, è per lo più riferita al libello “Pianissimo”;
“Nel deserto io guardo con asciutti occhi me stesso.”

Questo è l’ultimo verso della prima poesia che compone la raccolta. Il tema centrale è quello dell’anima sbigottita che, però, non riesce ad essere toccata dal mondo, privo di attrattive.

“La poesia è il trovare l’unico aggettivo che serve nel momento in cui serve”

Con la stesura dei “Truccioli” del 1941 ha inizio il secondo periodo caratterizzato da piccoli poemetti in prosa per lo più ambientati a Spotorno dove, nel frattempo, si era trasferito.
L’ultimo periodo, quello dei “Fuochi fatui”, è ancora più minimalista dei precedenti mentre la capacità descrittiva aumenta. Con poche parole Sbarbaro è in grado di spiegare un mondo fatto di inclinature e pieghe, una città di vicoli e mercati, la fanciullezza e la vecchiaia, la vita e la morte.
Come molti suoi coetanei ha partecipato alla prima guerra mondiale ma, per sua fortuna, da sergente e perciò lontano dagli scontri diretti. Di questo periodo conserviamo forse la più bella delle sue poesie e alcune lettere indirizzate ad amici e ad altri poeti come Dino Campana. E’ l’ultimo componimento in versi prima dei “Truccioli” in prosa, “La bambina che va sotto gli alberi”, di grande potenza e in grado di racchiudere tutti i temi affrontati dal poeta, a chiudere l’incontro. La forza delle frasi di Camillo Sbarbaro era la sua straordinaria capacità nella scelta esatta del termine da usare per descrivere una precisa situazione, una dote innata che, come lui soleva ammettere, era una grazia ricevuta.

La bambina che va sotto gli alberi
non ha che il peso della sua treccia,un fil di canto in gola.Canta solae salta per la strada: ché non sache mai bene più grande non avràdi quel po' d'oro vivo per le spalle,di quella gioia in gola. A noi che non abbiamoaltra felicità che di parole,e non l'acceso fiocco e non la moltasperanza che fa grosso a quella il cuore,se non è troppo chiedere, sia toltaprima la vita di quel solo bene.




ANNA MASTRANTUONO, VIOLA BIANCHERI
UFFICIO STAMPA LICEO G.D. CASSINI SANREMO

giovedì 6 aprile 2017

ALL'OPERA!

ALL'OPERA!
Da ormai più di dieci anni, il Liceo G.D.Cassini di Sanremo offre ai suoi studenti la possibilità, durante l'anno scolastico, di assistere alla rappresentazione di alcune opere liriche nel prestigioso teatro Carlo Felice di Genova. Nella cornice straordinaria del teatro dell'opera progettato dal genovese Carlo Barabino, diverse generazioni di studenti hanno incominciato ad apprezzare quel genere, musicale e teatrale insieme, che tanto ha reso gloria al nostro paese. Quest'anno gli studenti hanno potuto assistere a ben tre opere; nell'ordine: La Traviata di G.Verdi, Il Così Fan Tutte di W.A.Mozart ed in fine L'Elisir D'Amore di G.Donizetti. I ragazzi, accompagnati dalle professoresse Pallanca e Magnoni, hanno dunque avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con il genio musicale di questi grandi del passato. Ma qual è il vero scopo del progetto “All'Opera” ? Il progetto “All'Opera” si pone l'obiettivo di avvicinare i ragazzi ad una forma d'arte sempre meno accessibile ai più giovani attraverso l'esperienza migliore, ovvero l'assistere alla messa in scena dell'opera stessa, momento che permette di apprezzare la completezza di questa espressione artistica. L'opera infatti non può essere solo ascoltata, esige anche della vista per poterne godere appieno: esempio lampante, rimanendo nell'ambito degli spettacoli ai quali hanno assistito gli studenti, ne è “La traviata”, portata sul palcoscenico da professionisti che hanno saputo sorprendere non solo per la loro voce, ma anche per la recitazione. Il fine di questa iniziativa è, infatti, quello di formare giovani educati ad una bellezza che ormai sembra quasi dimenticata. Una bellezza fatta di pazienza e d'ardore, una bellezza che può salvare il mondo come può distruggerlo, una bellezza che non si sa se venga dal cielo più profondo o dall'abisso, una bellezza che, per dirla con J.Keats, è verità, proprio come verità è bellezza. L'opera lirica e l'arte in generale servono dunque a crescere nuove generazioni di uomini e cittadini tesi, per formazione, al vero, quel vero che la società contemporanea nasconde dietro alla luminescenza dei palinsesti televisivi ed al luccichio luciferino del mondo virtuale. Per concludere diciamo che il progetto “All'Opera” è nato e vive per confutare l'affermazione, purtroppo ancora troppo attuale e vera, dello scrittore giapponese Haruki Murakami :”La maggior parte delle persone non crede nella verità, ma in ciò che desidera sia la verità. Per quanto questa gente possa tenere gli occhi bene aperti, in realtà non vede niente.”

Marko Kurtinovic, Caterina D'Angelo

UNITRE 31/03/17

STORIA DELL'ARTE: modelli di grafica liberty nella riviera ligure 
Venerdì 31 marzo alle ore 16:00 si è tenuta una lezione di storia dell’arte presso la sede dell’ Unitre di Sanremo. Il prof. Lecci, insegnante di storia dell’arte contemporanea e moderna all’ Università di Genova, si è soffermato soprattutto sulla storia della famiglia Novaro e della loro rivista “Riviera ligure”. Mario Novaro è stato poeta e imprenditore italiano tra la fine dell’ ‘800 e gli inizi del ‘900. E’ nato a Diano Marina ma ha intrapreso gli studi di filosofia in un’ università di Parigi. Durante la sua vita ha viaggiato in grandi città come Vienna e Berlino, dove è venuto a contatto con numerosi personaggi illustri tra cui Giovanni Pascoli, che gli scrisse: “E ho provato una lieta sorpresa per quell’unione di studi liberali e di felici commerci che lei mi ha rivelata. Così va fatto!”. Il padre di Mario, Agostino, era capo della ditta “Olio Sasso” per promuovere il suo olio offriva in omaggio ai suoi clienti una breve rivista sulle proprietà dell’ olio di oliva e sui paesaggi della Liguria, che poi ha preso il nome di ”Riviera ligure”. La copertina è variata molto negli anni; inizialmente aveva una testata realista con un’immagine del golfo di Oneglia. Successivamente la copertina è diventata più colorata e sono cambiati la grafica e i caratteri, in una versione più moderna, secondo il gusto europeo. La rivista si è poi avvicinata ad uno stile più geometrico ma scarno, allora Mario affidò il cambiamento della testata a Giorgio Kienerk, artista fiorentino conosciuto in tutta Europa. I colori mutarono dal blu al verde oliva secondo il colore del prodotto da vendere e su ispirazione di altre riviste. Riviera ligure acquisì dunque uno stile liberty basato su tecniche precise. La testata richiamava quella di altri giornali come il Tropon e le illustrazioni divennero parte del testo. Dal 1902, infatti, nella rivista comparvero intere pagine di immagini e disegni. Kienerk per le versioni successive della rivista si ispirò a Khnopff, altro artista di stampo liberty. Il prof. Lecci ha concluso l’ incontro mostrando una serie di immagini inerenti alla rivista "Riviera Ligure."

UFFICIO STAMPA LICEO G.D. CASSINI SANREMO




mercoledì 5 aprile 2017

IL PROFESSOR GIUSEPPE ROSOLINI OSPITE AL LICEO G.D. CASSINI DI SANREMO

Nella mattinata di Giovedì 30 Marzo il professor Giuseppe Rosolini, illustre professore di
Matematica all'Università di Genova, è stato ospitato presso il Liceo Cassini di Sanremo, dove ha intrattenuto gli studenti con un incontro dedicato alla bellezza nel mondo della matematica. Alla
conferenza hanno preso parte gli studenti del terzo anno di indirizzo scientifico, oltre a tutti gli
allievi coinvolti nel progetto “mettiamoci in gioco con la matematica”, progetto volto a valorizzare
le competizioni a squadre di ambito matematico e che ha visto la partecipazione di molti studenti
alla Coppa Gauss a Genova, competizione che ha avuto tra i principali organizzatori proprio lo
stesso professor Rosolini. Nella conferenza di Giovedì gli alunni si sono lasciati coinvolgere in uno
straordinario viaggio che, spaziando da matematici quali Luca Pacioli o Niccolò Tartaglia e
coinvolgendo artisti del calibro di Leonardo da Vinci o Albrecht Durer, li ha guidati alla scoperta di
un nuovo modo di osservare la matematica, fatto di rapporti e proporzioni. Ed è proprio in queste
proporzioni che risiede una delle più grandi magie del mondo matematico: la capacità di rendere
percettibile quella sottile ed effimera bellezza che riempie i più reconditi meandri del nostro
universo






LE CLASSI QUARTE DEL LICEO G.D. CASSINI INCONTRANO FRANCO MONTANARI

LE CLASSI QUARTE DEL LICEO G.D. CASSINI INCONTRANO FRANCO MONTANARI
Nella mattinata di Mercoledì 29 Marzo, gli studenti del liceo G.D. Cassini di Sanremo frequentanti il quarto anno di liceo classico si sono recati a Imperia, dove, presso la sede del liceo Vieusseux, hanno avuto modo di assistere ad una conferenza tenuta dall'illustre grecista Franco Montanari, celebre a livello mondiale per il suo apporto alla filologia classica. Franco Montanari è inoltre noto come autore del GI, vocabolario della lingua greca e prezioso strumento per ogni allievo di indirizzi classici. Esaurita la spiegazione introduttiva, nella quale è stata ripercorsa la storia della traduzione dalla lingua greca, a partire da testimonianze del V secolo a.c. fino ai primi dizionari di epoca moderna, è stato dedicato ampio spazio alla genesi dell'attuale GI. La lezione, della durata di circa un'ora, ha permesso agli studenti di di indagare a fondo lo sviluppo e la nascita del dizionario, frutto del lavoro di un'equipe di 30 ricercatori, sapientemente capitanati dallo stesso professor Montanari.
Al termine della conferenza, gli studenti stessi hanno avuto modo di porre domande al relatore spaziando fra i più disparati campi, dalla presa di posizione in merito alla questione Omerica, ad un giudizio riguardo le recenti riforme scolastiche.

Zelda Moreno
Rafael Gervasone


FRIENDS OF THE MOON

Il 24 marzo il Liceo G.D. Cassini di Sanremo, nelle vesti delle prof.sse Lucia Gismondi e Cristina Soma ha accolto, accompagnati dalle insegnanti di italiano Jeanine Miani e Sara Sabeddu, gli alunni della scuola francese Bellevue di Albi  per l'ormai abitudinario scambio culturale, un'occasione per approfondire la lingua e anche per venire in contatto con nuove realtà.
L'accoglienza, svoltasi all'interno dell'Aula Magna della succursale di Villa Magnolie ha avuto inizio con una breve introduzione in lingua francese, tenuta da due alunne italiane, seguita poi dalla messa in scena di un intermezzo canoro accompagnato da balletto interamente eseguito dai ragazzi. La parola è stata poi passata alla Direttrice Enrica Minori che ha tenuto un discorso di benvenuto nel quale ha definito l'esperienza un "simbolo di dialogo e pace", proponendo in seguito un minuto di silenzio in memoria delle vittime dei recenti attentati.
L'incontro non è che il coronamento di un progetto che ha avuto inizio il 27 febbraio, data in cui gli alunni del nostro liceo sono stati ospitati per una settimana, chi in famiglia, chi in collegio, nella città dei corrispondenti dove, oltre ad assistere alle regolari lezioni, hanno avuto modo di visitare la Cattedrale cittadina, il Museo Toulouse-Lautrec e Tolosa.
Gli alunni francesi invece, durante la loro permanenza, che si prolungherà fino al 31 Marzo, verranno accompagnati dai coetanei in un giro turistico di Sanremo, con tappe come Villa Nobel, Villa Ormond, la Cattedrale di San Siro, il Casino e la passeggiata Imperatrice.
Le classi partecipanti, 3S, 3E e 3R, si sono dette entusiaste dell'opportunità loro offerta; il Liceo si augura che anche i corrispondenti francesi si trovino a loro agio nella struttura della scuola, nonostante il diverso sistema scolastico e gli orari più serrati.

Zelda Moreno e Caterina D'Angelo

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini di Sanremo





martedì 4 aprile 2017

PASSEGGIATA LETTERARIA NELLA CITTA' DELLA ''SOLITARIA PACE''

Si è tenuta lunedì pomeriggio, nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue, la seconda parte della lezione dell’UNITRE riguardante la letteratura italiana, intitolata: “Passeggiate letterarie in Italia per le vie di Ferrara”. La conferenza, condotta dalla professoressa Lucinda Buia, ha tratteggiato in particolare due personalità fondamentali per la storia di Ferrara: Torquato Tasso e Giorgio Bassani. Dopo un breve riassunto della lezione precedente, incentrata sulla figura di Ludovico Ariosto, l’atmosfera cambia e, anche se a soli 40 anni di distanza, viene presentato un personaggio cresciuto e vissuto in una realtà completamente diversa, quella della Controriforma, ovvero Tasso, anche detto “il poeta perseguitato”. Giunto a Ferrara presso la Corte, ma preceduto dalla fama della sua famiglia, il poeta  sarà costretto a convivere per sempre con il suo dissidio interiore, che gli causerà notevoli problemi psicologici. Questo conflitto, dato dal desiderio di fama ottenibile solo presso la corte e la consapevolezza che quest'ultima fosse piena di sospetti, intrighi e paura, saranno il  motivo del suo allontanamento forzato da essa. Suo noto ammiratore fu Giacomo Leopardi, che inserì nelle “Operette morali” un dialogo tra Torquato Tasso e il suo genio familiare. La professoressa si è poi concentrata su un personaggio più moderno, lo scrittore Giorgio Bassani. Autore del romanzo “Il giardino dei Finzi Contini”, concentrò le sue produzioni tra il 1938 e il 1943, periodo difficile per lui, a causa delle sue origini ebree. Strettamente collegato alla città e a Bassani fu la produzione cinematografica: Vittoria De Sica infatti si cimentò nella realizzazione di un film in cui Bassani avrebbe dovuto scrivere la sceneggiatura poiché protagonista di esso, ma questa non piacque al regista che continuò il progetto senza l’ausilio dello scrittore. Bassani dunque non fu mai d’accordo con De Sica e si dissociò completamente dal film. Altre produzioni attinenti a Ferrara furono quelle artistiche: due noti pittori, De Pisis e De Chirico, furono molto legati alla città; ricordiamo ad esempio il quadro di quest'ultimo “Piazza d’Italia”. Nonostante il decadimento politico e letterario della città durante la presa di potere del Papato nella fine del 1700, la musica rimase un elemento fondamentale e rilevante della città. Ferrara, città molto amata da numerosi poeti quali Carducci e D’Annunzio, fu spesso definita come dotata di “ solitaria pace”, amata da secoli nonostante il passare del tempo.
Maria Chiara Donzella
Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini-Sanremo






domenica 2 aprile 2017

UNA SETTIMANA NELLA STORIA


A febbraio di quest anno due studentesse della classe 5D del liceo scientifico Cassini di Sanremo, Martina e Alessia, hanno partecipato ad una viaggio in Polonia della durata di una settimana alla scoperta dei campi di concentramento della seconda guerra mondiale. Il progetto, promosso e spesato dalla Regione Liguria, è frutto di un concorso svoltosi nel 2016 che ha impegnato la classe nella preparazione di un elaborato sulla giornata della memoria. A novembre 2017 è stata comunicata alla scuola la vittoria: a questo annuncio è seguita immediatamente la preparazione del viaggio, svoltosi poi a febbraio. Le ragazze hanno confessato che inizialmente erano spaventate al'idea di intraprendere una simile esperienza, ma, dopo un colloquio con la preside, hanno compreso la grande opportunità che veniva loro offerta. Di certo è necessario un grande coraggio per cimentarsi nella visita di luoghi toccanti come i musei di Auschwitz o i campi di Cracovia, e di Birkenau, ma questo non le ha fatte desistere, anzi, si sono dette colpite in particolare dai luoghi più spogli e crudi, dove è stato loro possibile cogliere la vera essenza di un evento spesso troppo mitizzato agli occhi dei giovani. Anche grazie alla presenza di parte della comunità ebraica di Genova, che ha fatto loro da guida affiancata dal personale del posto, le alunne sono state in grado di percepire chiaramente come anche i bisogni più primari fossero disattesi nei campi; si sono ritrovate infatti ad osservare, oltre che ai musei, le stesse strutture dove i prigionieri erano tenuti, stanze talmente strette da impedire il respiro, prive di bagno e di riparo dalle intemperie.
A loro detta questa visita ha stimolato una riflessione sull'importanza dell'esperienza diretta quando si tratta di tali eventi storici: è curioso come concorsi simili siano poco conosciuti nella nostra provincia, mentre invece nel resto della regione vengano maggiormente valorizzati.
Concludendo, la partecipazione si è rivelata importante sia per formare  una coscienza storica più accurata sia per avere un confronto con altri coetanei.
Caterina D'Angelo e Zelda Moreno
Ufficio stampa Liceo G.D. Cassini di Sanremo