martedì 24 gennaio 2017

FOTOGRAFIA DELLO SPETTACOLO AL CLUB TENCO

Nella mattinata di venerdì 20 Gennaio, la sala degli ex-magazzini ferroviari si è riempita di ragazzi e adulti interessati alla fotografia. Il Club Tenco, infatti, ha ospitato nella sua sede varie classi delle scuole superiori che avevano chiesto di assistere all'incontro sulla "Fotografia dello spettacolo" voluto dalla presidente Marika Amoretti. Marco Donatiello e Mauro Vigorosi hanno tenuto la lezione fornendo ai presenti alcuni consigli pratici su come organizzarsi per fotografare un evento, gestire le luci di scena e inquadrare un soggetto che, come spesso capita, si muova continuamente sul palco. I ragazzi hanno fatto domande sugli argomenti più diversi, dal significato della fotografia all'obiettivo più adatto per ciascun uso. Infine i due relatori hanno mostrato alcuni dei loro bellissimi scatti, anche in versione cartacea per far notare la differenza tra l'immagine proiettata e la stampa. L'incontro si è concluso intorno a mezzogiorno, lasciando soddisfatti tutti i partecipanti.

Ufficio Stampa G.D. Cassini Sanremo
Cecilia Massa 






venerdì 20 gennaio 2017

LA POESIA DI PRIMO LEVI ALL'UNITRE

Il giorno 20 Gennaio, a esattamente sette giorni di distanza dalla giornata della memoria, il Professor Fabio Barricalla ha tenuto, nella Sala Degli Specchi del Comune di Sanremo, una lezione  riguardante la poetica di Primo Levi, un aspetto dell’autore  sempre rimasto in ombra,  ma di fondamentale importanza per comprendere gli autentici scopi dell’artista, il quale affermava per l’appunto che “la poetica è più efficace della prosa per esprimere certe cose”.
Il professore ha illustrato come la poesia di Levi ruoti attorno al suo turbolento vissuto ed esprima, tramite il racconto di se stesso visto sia come personaggio in una storia che come simbolo, una violenza di tipo biblico, facendo spesso ricorso all’utilizzo di figure simboliche che compaiono nella Torah, nonostante il suo radicale ateismo e razionalismo; Levi ha infatti ritenuto opportuno dare un carattere mitico alla violenza per accentuarla e permearla di importanza; il professore ha definito le parole utilizzate come “tutte sensate”, calibrate e cariche di significato, costruendo un lessico mirato in cui la poetica è essenziale e priva di retorica. L’autore stesso, attraverso la poesia “Agave”, si associa alla suddetta pianta, autodefinendosi un autore che mira a mettere in luce la sua opera per far si che il mondo la conosca incurante del fattore estetico della stessa, così come l’agave si esprime nella sua intera vita in un unico alto fiore, duro e sgradevole ma ben visibile al mondo, come se alzasse una bandiera prima di spirare l’ultimo soffio vitale.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo
Beatrice Bongiovanni







martedì 17 gennaio 2017

I RAGAZZI DEL LICEO CLASSICO PROMUOVONO IL LORO STILE DI APPRENDIMENTO: “LA RAGIONE A VOLTE NON BASTA!”

Il classico è ancora vivo!
Questa è la realtà che i ragazzi del Liceo Classico G.D. Cassini di Sanremo hanno voluto portare alla cittadinanza; il classico è la scuola capace di insegnare ad usare le radici della cultura per crescere e maturare diventando, un giorno, esseri umani completi.
Per questo motivo ieri sera, in Villa Magnolie, il Liceo ha partecipato all’evento nazionale “La notte del Liceo Classico” proponendo numerosi laboratori culturali realizzati ed organizzati dagli stessi studenti.
L’evento si è aperto con un concerto di brani inediti composti ed eseguiti da Lorenzo Trabucco, Zelda Moreno e Caterina d’Angelo alla voce, Marko Kurtinovic alla chitarra, Marta Rodino alla pianola, Simone De Moro come voce narrante, alla console Lorenzo Ruffo e Lorenzo Ansaldi al violino. Il filo conduttore dei tre brani proposti è stato il processo e la morte di Socrate, celebre filosofo della Grecia antica.
Giungendo ai diversi piani i numerosi spettatori, scortati dai ragazzi della classe prima, sono stati condotti nelle diverse aule in cui i “classicisti” aspettavano di dimostrare i valori appresi durante gli anni a scuola.
La classe 2°A ha voluto dimostrare come il liceo classico, una scuola considerata da molti lontana dal mondo di oggi, sia invece di estrema attualità: insegna a ragionare e apre la mente, facilitando anche lo sviluppo delle capacità scientifiche. Questo si ricollega alla tematica affrontata dalla classe 5° è stata in grado di collegare la filosofia antica con la fisica moderna e semplici esperimenti di chimica all’universo umanistico.
Con la classe 4°A i presenti sono stati trasportati in un viaggio all’interno della tragedia alla scoperta della modernità che il passato sa offrire nella sua capacità di dimostrare quanto l’uomo in realtà non sia mai cambiato e di come le problematiche di allora siano le stesse di oggi. Le classi terze, invece, hanno collaborato per dare vita ad alcune opere teatrali del commediografo latino Plauto, molto gradite dal pubblico di futuri alunni e genitori, mostrando che la comicità accomuna tutte le epoche.
Un’altra caratteristica delle abilità acquisibili durante i cinque anni al Liceo è stata presentata dai ragazzi di 5° e di 2°B che hanno messo in pratica le loro conoscenze in ambito letterario deliziando i presenti con un acceso dialogo di natura letteraria riguardante le riflessioni personali su taluni libri o generi letterari e con alcuni giochi che hanno coinvolto le diverse squadre in un excursus dentro alla storia dei classici.
Gli attori della classe 4B si sono cimentati in una rappresentazione particolarmente apprezzata in cui Calvino e la sua maestria nell'uso dei tarocchi e l'ironia dello scrittore inglese Jonathan Swift si sono uniti insieme per porre questa domanda "La ragione è sufficiente o a volte non basta?". In questo modo i ragazzi sono stati in grado di portare ai presenti la loro riflessione su questa realtà umana.
La serata è stata ancora arricchita dalla partecipazione di personaggi esterni alla scuola come Mariano Dapor, primo violoncello dell'Orchestra Sinfonica di Sanremo, che ha presentato "Riflessioni letterarie in musica" e Claudio Nardo che ha proposto "...Se una notte d'inverno un lettore...", incantando i presenti con riflessioni su moltissimi temi prendendo spunto dai romanzi di scrittori come Pennac.
Vi lasciamo in attesa di aggiornamenti riguardanti la giornata del 14 gennaio in cui la scuola aprirà nuovamente le proprie porte per accogliere le future generazioni di “classicisti”.

Cecilia Massa
Anna Mastrantuono

Fiammette Bernardi




























ALLA SCOPERTA DEL CASSINI

Sabato 14 gennaio 2017 il Liceo G. D. Cassini ha riaperto le sue porte per la seconda mattinata di 'Open day'. I ragazzi, provenienti dalle scuole medie, guidati dai tutor, hanno partecipato alle lezioni simulate tenute da insegnati e studenti del liceo, scelte in base al percorso di studio che desiderano affrontare.
“Per tutte le attività sono stati molto attenti e partecipi, anche se all'inizio erano un po' insicuri” ci riferisce uno dei tutor accompagnatori.
I professori e i 'Cassiniani' sono molto contenti e speranzosi avendo visto negli studenti, seppur timidi, grande entusiasmo e partecipazione. I potenziali liceali, a loro volta, sono soddisfatti dalle attività proposte, che ritengono interessanti ed utili per la loro scelta futura.
Non solo per scientifico e linguistico, indirizzi generalmente più gettonati, ma anche per il classico, l'affluenza è stata numerosa; “I ragazzi sono preparati, curiosi e molto motivati. Hanno chiesto di fare ancora un po' di greco, oltre al tempo assegnato, perchè volevano saperne di più. Insomma mi sono sembrati soddisfatti” sono le parole di una docente.
Al termine della mattinata gli ospiti sono stati portati in palestra dove hanno svolto un sondaggio sul gradimento delle attività. Nel pomeriggio la scuola è rimasta poi aperta per alunni e genitori che erano interessati a visitarla, e alle 17.00 si è tenuto l'incontro con la preside.
Da filosofia a fisica, da greco a tedesco, gli studenti hanno esplorato i tre indirizzi, entrando insomma nello spirito 'cassiniano'.

Ufficio Stampa Liceo Cassini Sanremo
Biancheri

Brusco











venerdì 13 gennaio 2017

UNITRE 10-01-2017

Una stella tra miliardi di stelle”,è questo il titolo della lezione di Astonomia riguardo al sole che si è svolta il 10 gennaio presso la Sala Degli Specchi del comune di Sanremo.
Ha tenuno questa lezione la Professoressa Marina Muzi, ex responabile dell'osservatorio di Perinaldo e attualmente membro del direttivo dell'associazione Stellaria, associazione che si occupa di divulgazione e didattica riguardo l'astronomia, o come ha detto durante la lezione “Stellaria si occupa di condividere l’arte dei mondi sconosciuti”.
Prima di parlare del sole, la professoressa ha brevemente spiegato come il nome della Galassia, la Via Lattea, nasca dalla mitologia classica, che vede il latte di Giunone alle basi della Galassia, e come essa fosse rappresentata nelle varie culture antiche.
In seguito la professoressa ha esposto le caratteristiche della struttura del sole e i processi termonucleari tramite i quali genera energia e luce; quest'ultima , sebbene necessiti di solo otto minuti per compiere i 150 milioni di kilometri per raggiungere la Terra, impiega decine di migliaia di anni per riuscire a raggiungere la superficie solare partendo dal nucleo.
Ciò avviene poichè tra il nucleo e la fotosfera,questo il nome della superficie solare, i fotoni devono attraversare una sostanza così densa da rimbalzare continuamente all'interno della stella.
La professoressa ha poi parlato degli strumenti con cui possiamo studiare il sole e le altre stelle, iniziando dai telescopi, tra cui il VLT-ESO situato in Cile e composto da quattro telescopi che operano assieme, proseguendo poi con i satelliti ed in particolare GAIA, satellite che ha recentemente eleborato un modello della nostra galassia con una precisione mai ottenuta prima.
L'insegnante ha poi concluso con un discorso carico di speranza per un futuro ricco di giovani interessati all Astonomia e di nuove scoperte.
In fondo, per ora, conosciamo solo il 4% dell'universo...

...e vidi lume in forma di rivera 
fulvido di fulgore, intra due rive 
dipinte di mirabil primavera.
Di tal fiumana uscian faville vive, 
e d’ogne parte si mettìen ne’ fiori, 
quasi rubin che oro circunscrive;”
(La Divina Commedia, Par. XXX 61-66)