martedì 11 ottobre 2016

ROGER ABRAVANEL INCONTRA GLI STUDENTI DEL LICEO CASSINI

L’economista ai ragazzi: “Non aspettate che siano gli altri a risolvere i vostri problemi”.
“Girando l’Italia per presentare il mio libro, non ho incontrato giovani fannulloni, ma confusi e impreparati, con tanta voglia di fare”. Così Roger Abravanel, noto ingegnere e saggista di origine libanese, apre la conferenza dedicata alla presentazione del suo ultimo libro, “La ricreazione è finita”, che si è tenuta martedì 4 ottobre al Casinò. La tesi sostenuta dallo scrittore è netta: secondo lui la scuola italiana di oggi non permette ai giovani di preparasi al mondo del lavoro, perchè è ancora legata a vecchi sistemi scolastici che non prevedono l’insegnamento delle “soft skills”, abilità trasversali che permettono a coloro che si affacciano al lavoro di trovare concrete e soddisfacenti opportunità. L’ingegnere, nel suo libro, affronta anche il tema della disoccupazione giovanile, affermando che la causa di quest’ultima non è solo la crisi economica degli ultimi anni, ma anche la scarsa organizzazione e l’assenza di iniziativa delle nuove generazioni.
Abravanel scrive che le principali caratteristiche di un lavoratore competente sono la capacità di comunicare e di risolvere i problemi pratici facendo riferimento alle basi teoriche apprese a scuola, in modo da agire autonomamente senza attendere ordini. E aggiunge: “Oggi tutti sono dei capi, devono cavarsela da soli e saper improvvisare in questo mondo pieno di incertezze”: questa per lui è “l’etica del lavoro”. Le sue idee hanno innescato un vivace dibattito: molti ragazzi e professori sono intervenuti in difesa dell’attuale modello scolastico non subordinato al mondo del lavoro, sottolineando che il primo obiettivo della scuola deve essere fornire ai giovani una cultura che stimoli il loro spirito critico. Al di là delle differenti posizioni, l’incontro ha permesso ai partecipanti di confrontarsi non solo sulla scuola e la sua impostazione, ma anche sul futuro di coloro che si preparano a inserirsi nel mondo lavorativo del XXI secolo.




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