martedì 11 ottobre 2016

NON SOLO ABRAVANEL

Gli altri protagonisti dell’evento del 4 ottobre intervistati dall’ufficio stampa Liceo GD Cassini.
Durante l’incontro di martedì 4 Ottobre con il saggista Roger Abravanel, organizzato dal Casinò Sanremo in collaborazione con il Liceo G.D. Cassini, gli alunni facenti parte dell’Ufficio Stampa del Liceo hanno intervistato i principali protagonisti dell’evento ponendo loro una domanda tanto semplice quanto profonda: “Che consiglio darebbe a dei giovani della nostra età per inserirsi al meglio nel mondo del lavoro e avere successo nella vita?”. Questa la risposta di Christian Feliciotto: “Consiglio di scegliere un mestiere che vi piace. Il mondo del lavoro è complesso, richiede impegno e passione, a volte anche pazienza e sofferenza”. Livio Tomatis consiglia invece di “andare avanti senza lasciarsi intorpidire dal benessere; avere voglia di crescere e conoscere. Per tutto il resto valgono i princìpi che abbiamo dentro di noi: la pace è il motore di ogni economia”. Cristina Tumiatti afferma invece che “i giovani non devono negarsi esperienze di alcun genere, devono anzi lanciarsi in nuove avventure, senza paura”. Chiude le interviste l’avvocato Maurizio Foglino, che invita i giovani a “non abbandonare i propri sogni, viverli con coraggio e persistere”.
Ufficio Stampa del Liceo G.D. Cassini Sanremo.

NON SOLO ABRAVANEL

Gli altri protagonisti dell’evento del 4 ottobre intervistati dall’ufficio stampa Liceo GD Cassini.
Durante l’incontro di martedì 4 Ottobre con il saggista Roger Abravanel, organizzato dal Casinò Sanremo in collaborazione con il Liceo G.D. Cassini, gli alunni facenti parte dell’Ufficio Stampa del Liceo hanno intervistato i principali protagonisti dell’evento ponendo loro una domanda tanto semplice quanto profonda: “Che consiglio darebbe a dei giovani della nostra età per inserirsi al meglio nel mondo del lavoro e avere successo nella vita?”. Questa la risposta di Christian Feliciotto: “Consiglio di scegliere un mestiere che vi piace. Il mondo del lavoro è complesso, richiede impegno e passione, a volte anche pazienza e sofferenza”. Livio Tomatis consiglia invece di “andare avanti senza lasciarsi intorpidire dal benessere; avere voglia di crescere e conoscere. Per tutto il resto valgono i princìpi che abbiamo dentro di noi: la pace è il motore di ogni economia”. Cristina Tumiatti afferma invece che “i giovani non devono negarsi esperienze di alcun genere, devono anzi lanciarsi in nuove avventure, senza paura”. Chiude le interviste l’avvocato Maurizio Foglino, che invita i giovani a “non abbandonare i propri sogni, viverli con coraggio e persistere”.
Ufficio Stampa del Liceo G.D. Cassini Sanremo.

ROGER ABRAVANEL INCONTRA GLI STUDENTI DEL LICEO CASSINI

L’economista ai ragazzi: “Non aspettate che siano gli altri a risolvere i vostri problemi”.
“Girando l’Italia per presentare il mio libro, non ho incontrato giovani fannulloni, ma confusi e impreparati, con tanta voglia di fare”. Così Roger Abravanel, noto ingegnere e saggista di origine libanese, apre la conferenza dedicata alla presentazione del suo ultimo libro, “La ricreazione è finita”, che si è tenuta martedì 4 ottobre al Casinò. La tesi sostenuta dallo scrittore è netta: secondo lui la scuola italiana di oggi non permette ai giovani di preparasi al mondo del lavoro, perchè è ancora legata a vecchi sistemi scolastici che non prevedono l’insegnamento delle “soft skills”, abilità trasversali che permettono a coloro che si affacciano al lavoro di trovare concrete e soddisfacenti opportunità. L’ingegnere, nel suo libro, affronta anche il tema della disoccupazione giovanile, affermando che la causa di quest’ultima non è solo la crisi economica degli ultimi anni, ma anche la scarsa organizzazione e l’assenza di iniziativa delle nuove generazioni.
Abravanel scrive che le principali caratteristiche di un lavoratore competente sono la capacità di comunicare e di risolvere i problemi pratici facendo riferimento alle basi teoriche apprese a scuola, in modo da agire autonomamente senza attendere ordini. E aggiunge: “Oggi tutti sono dei capi, devono cavarsela da soli e saper improvvisare in questo mondo pieno di incertezze”: questa per lui è “l’etica del lavoro”. Le sue idee hanno innescato un vivace dibattito: molti ragazzi e professori sono intervenuti in difesa dell’attuale modello scolastico non subordinato al mondo del lavoro, sottolineando che il primo obiettivo della scuola deve essere fornire ai giovani una cultura che stimoli il loro spirito critico. Al di là delle differenti posizioni, l’incontro ha permesso ai partecipanti di confrontarsi non solo sulla scuola e la sua impostazione, ma anche sul futuro di coloro che si preparano a inserirsi nel mondo lavorativo del XXI secolo.



ROGER ABRAVANEL INCONTRA GLI STUDENTI DEL LICEO CASSINI

L’economista ai ragazzi: “Non aspettate che siano gli altri a risolvere i vostri problemi”.
“Girando l’Italia per presentare il mio libro, non ho incontrato giovani fannulloni, ma confusi e impreparati, con tanta voglia di fare”. Così Roger Abravanel, noto ingegnere e saggista di origine libanese, apre la conferenza dedicata alla presentazione del suo ultimo libro, “La ricreazione è finita”, che si è tenuta martedì 4 ottobre al Casinò. La tesi sostenuta dallo scrittore è netta: secondo lui la scuola italiana di oggi non permette ai giovani di preparasi al mondo del lavoro, perchè è ancora legata a vecchi sistemi scolastici che non prevedono l’insegnamento delle “soft skills”, abilità trasversali che permettono a coloro che si affacciano al lavoro di trovare concrete e soddisfacenti opportunità. L’ingegnere, nel suo libro, affronta anche il tema della disoccupazione giovanile, affermando che la causa di quest’ultima non è solo la crisi economica degli ultimi anni, ma anche la scarsa organizzazione e l’assenza di iniziativa delle nuove generazioni.
Abravanel scrive che le principali caratteristiche di un lavoratore competente sono la capacità di comunicare e di risolvere i problemi pratici facendo riferimento alle basi teoriche apprese a scuola, in modo da agire autonomamente senza attendere ordini. E aggiunge: “Oggi tutti sono dei capi, devono cavarsela da soli e saper improvvisare in questo mondo pieno di incertezze”: questa per lui è “l’etica del lavoro”. Le sue idee hanno innescato un vivace dibattito: molti ragazzi e professori sono intervenuti in difesa dell’attuale modello scolastico non subordinato al mondo del lavoro, sottolineando che il primo obiettivo della scuola deve essere fornire ai giovani una cultura che stimoli il loro spirito critico. Al di là delle differenti posizioni, l’incontro ha permesso ai partecipanti di confrontarsi non solo sulla scuola e la sua impostazione, ma anche sul futuro di coloro che si preparano a inserirsi nel mondo lavorativo del XXI secolo.



LA CULTURA DELLA LEGALITA’ CON MARCELLO RAVVEDUTO.

LA CULTURA DELLA LEGALITA’ CON MARCELLO RAVVEDUTO.
Il Prof. Marcello Ravveduto avvia il ciclo “La cultura della legalità” presentando Libero Grassi.
Ha ripreso avvio, il giorno 10 ottobre, il ciclo “La cultura della legalità”, che nella scorsa edizione ha visto la presenza degli autori C. Sardo, M. Falcone, Comandante Alfa e P. Di Nicola. All’incontro ha partecipato il prof. M. Ravveduto, proponendo il suo libro “Libero Grassi. Storia di un’eresia borghese”, biografia dell’imprenditore palermitano ucciso dalla mafia dopo essersi rifiutato pubblicamente di pagare il pizzo.
L’autore ai giovani: “Vi auguro di essere eretici”. Così ha spiegato il significato del titolo, dicendo che L. Grassi può essere considerato un eretico della normalità, poiché, a differenza della consuetudine di sottomettersi alla mafia, l’ha denunciata per difendere i propri diritti. È stata inoltre affrontata la tematica dell’eroismo e M. Ravveduto ha invitato i presenti a non considerare le vittime di mafia come degli eroi irraggiungibili, ma come degli uomini che hanno avuto il coraggio di denunciare questo sistema. L’autore, intrattenendosi con i ragazzi del Liceo Cassini di Sanremo, ha spiegato loro quanto sia importante l’informazione data dalla stampa e dai mass-media, in cui lo stesso Grassi credeva, nella lotta contro la mafia. Dopo una domanda sull’intervento del figlio di Riina alla Rai, l’autore ha specificato che i mass-media devono informare nel modo più imparziale possibile, non scegliendo una sola voce ma offrendo più punti di vista su un determinato argomento. Quest’ultimo è stato il consiglio che M. Ravveduto ha voluto dare ai ragazzi dell’Ufficio Stampa del Liceo Cassini di Sanremo, di informare in maniera consapevole.

Sara Brusco, Riccardo Farina
Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo

LA CULTURA DELLA LEGALITA’ CON MARCELLO RAVVEDUTO.

LA CULTURA DELLA LEGALITA’ CON MARCELLO RAVVEDUTO.
Il Prof. Marcello Ravveduto avvia il ciclo “La cultura della legalità” presentando Libero Grassi.
Ha ripreso avvio, il giorno 10 ottobre, il ciclo “La cultura della legalità”, che nella scorsa edizione ha visto la presenza degli autori C. Sardo, M. Falcone, Comandante Alfa e P. Di Nicola. All’incontro ha partecipato il prof. M. Ravveduto, proponendo il suo libro “Libero Grassi. Storia di un’eresia borghese”, biografia dell’imprenditore palermitano ucciso dalla mafia dopo essersi rifiutato pubblicamente di pagare il pizzo.
L’autore ai giovani: “Vi auguro di essere eretici”. Così ha spiegato il significato del titolo, dicendo che L. Grassi può essere considerato un eretico della normalità, poiché, a differenza della consuetudine di sottomettersi alla mafia, l’ha denunciata per difendere i propri diritti. È stata inoltre affrontata la tematica dell’eroismo e M. Ravveduto ha invitato i presenti a non considerare le vittime di mafia come degli eroi irraggiungibili, ma come degli uomini che hanno avuto il coraggio di denunciare questo sistema. L’autore, intrattenendosi con i ragazzi del Liceo Cassini di Sanremo, ha spiegato loro quanto sia importante l’informazione data dalla stampa e dai mass-media, in cui lo stesso Grassi credeva, nella lotta contro la mafia. Dopo una domanda sull’intervento del figlio di Riina alla Rai, l’autore ha specificato che i mass-media devono informare nel modo più imparziale possibile, non scegliendo una sola voce ma offrendo più punti di vista su un determinato argomento. Quest’ultimo è stato il consiglio che M. Ravveduto ha voluto dare ai ragazzi dell’Ufficio Stampa del Liceo Cassini di Sanremo, di informare in maniera consapevole.

Sara Brusco, Riccardo Farina
Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo

venerdì 30 settembre 2016

AL CASINO’ LO SCRITTORE ROGER ABRAVANEL

AL CASINO’ LO SCRITTORE ROGER ABRAVANEL
Negli ultimi anni il mondo del lavoro è stato teatro di numerosi cambiamenti e, oggi più che mai, i giovani che si affacciano sul mondo universitario lo fanno dominati da timori e incertezze.
Tempo fa, una formazione adeguata era il requisito cardine per il successo professionale; una laurea rappresentava già di per sé un biglietto d’accesso al mondo del lavoro. Oggi questa certezza sembra venire meno: l’aspra battaglia per il posto fisso ha inizio già con i test d’ingresso per poi protrarsi fino all’assunzione, un esempio lampante la ben nota difficoltà dei test di medicina, che costringono gli studenti a progettare più di un piano di ripiego in caso di rifiuto, rischiando così di ritrovarsi a fare un’università che non solo non sarebbe stata la loro prima scelta, ma neanche la terza o la quarta. Inoltre la sola laurea si sta rivelando tutt’altro che garante di un posto di lavoro stabile e ben stipendiato. Come dobbiamo dunque interpretare questi segnali da parte del mondo del lavoro e come possiamo reagire di conseguenza? Per rispondere a questo importante interrogativo, il Liceo G.D. Cassini e il Casinò Sanremo, nella sede del Teatro del Casinò, ospiteranno il 4 ottobre, per la rassegna “Martedì Letterari”, il noto saggista Roger Abravanel, autore del libro “La Ricreazione è Finita”. Il testo ripercorre i cambiamenti della realtà lavorativa Italiana, interpretandoli secondo una nuova ottica che coinvolge direttamente il tema dell’istruzione, a cui viene affidato il compito di trasmettere ai giovani una gamma di nuovi valori. Una scuola quindi che insegna agli alunni come adattarsi al meglio alla richiesta del mondo del lavoro. All’incontro, oltre al pubblico interessato, saranno presenti gli allievi delle classi quinte del Liceo Cassini e l’Ufficio stampa, pronto come sempre a dare voce a dubbi e perplessità degli studenti e del corpo docente.
Ufficio stampa Liceo G.D. Cassini

AL CASINO’ LO SCRITTORE ROGER ABRAVANEL

AL CASINO’ LO SCRITTORE ROGER ABRAVANEL
Negli ultimi anni il mondo del lavoro è stato teatro di numerosi cambiamenti e, oggi più che mai, i giovani che si affacciano sul mondo universitario lo fanno dominati da timori e incertezze.
Tempo fa, una formazione adeguata era il requisito cardine per il successo professionale; una laurea rappresentava già di per sé un biglietto d’accesso al mondo del lavoro. Oggi questa certezza sembra venire meno: l’aspra battaglia per il posto fisso ha inizio già con i test d’ingresso per poi protrarsi fino all’assunzione, un esempio lampante la ben nota difficoltà dei test di medicina, che costringono gli studenti a progettare più di un piano di ripiego in caso di rifiuto, rischiando così di ritrovarsi a fare un’università che non solo non sarebbe stata la loro prima scelta, ma neanche la terza o la quarta. Inoltre la sola laurea si sta rivelando tutt’altro che garante di un posto di lavoro stabile e ben stipendiato. Come dobbiamo dunque interpretare questi segnali da parte del mondo del lavoro e come possiamo reagire di conseguenza? Per rispondere a questo importante interrogativo, il Liceo G.D. Cassini e il Casinò Sanremo, nella sede del Teatro del Casinò, ospiteranno il 4 ottobre, per la rassegna “Martedì Letterari”, il noto saggista Roger Abravanel, autore del libro “La Ricreazione è Finita”. Il testo ripercorre i cambiamenti della realtà lavorativa Italiana, interpretandoli secondo una nuova ottica che coinvolge direttamente il tema dell’istruzione, a cui viene affidato il compito di trasmettere ai giovani una gamma di nuovi valori. Una scuola quindi che insegna agli alunni come adattarsi al meglio alla richiesta del mondo del lavoro. All’incontro, oltre al pubblico interessato, saranno presenti gli allievi delle classi quinte del Liceo Cassini e l’Ufficio stampa, pronto come sempre a dare voce a dubbi e perplessità degli studenti e del corpo docente.
Ufficio stampa Liceo G.D. Cassini

giovedì 15 settembre 2016

ALESSIA LAMBERTI, INTERVISTA ALLA EX ALUNNA DEL CASSINI CHE SI È AGGIUDICATA IL PREMIO DI “MISS RDS”

ALESSIA LAMBERTI, INTERVISTA ALLA EX ALUNNA DEL CASSINI CHE SI È AGGIUDICATA IL PREMIO DI “MISS RDS”
Com’è stata la tua esperienza a Miss Italia? Quali sono i lati positivi e quali i lati negativi?
E’ stata una esperienza costruttiva,i ritmi erano pesanti,ma mi hanno sicuramente preparato a nuove sfide e nuovi obiettivi.Ho conosciuto persone meravigliose. L’unico lato negativo è stato il fatto che dormivamo 4 ore a notte.
Avendo iniziato fin da giovanissima a fare pubblicità per la che impatto ha avuto il mondo dello spettacolo sulla tua vita?
Sicuramente un impatto positivo, ogni esperienza arricchisce il proprio bagaglio formativo. Per i bambini deve essere sicuramente un gioco, come lo è stato per me.
Come il Cassini ti ha aiutata nella crescita e nella formazione del tuo sogno?
Il Cassini mi ha aiutato come ogni scuola ad avere rispetto per le regole, a mantenere gli impegni e a sopratutto portarli a termine oltre ad una base di cultura generale indispensabile ad affrontare qualsiasi cosa.
Come si sono comportati i tuoi compagni di classe nel corso degli anni riguardo la partecipazione a concorsi di bellezza? Ti hanno sempre supportata o sei stata vittima di invidie?
Sono sincera e penso che questa esperienza mi abbia fatto capire chi siano realmente le persone che mi supportano, e sono veramente poche. Dalle mie compagne di classe posso dire di non aver ricevuto alcun sostegno.
Consideri il tuo un passatempo o un lavoro? E come pensi venga considerato dalla maggioranza delle persone?
Le persone non lo considerano come un lavoro, al contrario di quello che in realtà è: è fatica, impegno, studio e passione. Io personalmente lo considero un lavoro a tutti gli effetti
All’interno di una competizione nazionale come Miss Italia pensi ci debba essere più attenzione a quali modelli di corpo femminile vengono proposti? O l’attenzione è già abbastanza?
Quest’anno hanno introdotto la categoria delle ragazze curvy proponendo un modello di bellezza alternativo alla classica taglia 38/40.  A parer mio non ci dovrebbe essere un modello universale di bellezza, dato che questa è soggettiva.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Per quanto riguarda questo settore, studiare frequentando corsi di recitazione e dizione, per acquisire una preparazione adeguata continuando comunque i miei percorsi di studi universitari.

LICEO GD CASSINI: ASPETTATIVE, EMOZIONI E MATRICOLE

Ha avuto inizio l’anno scolastico 2016/2017. Se per molti alunni del Liceo Cassini ciò ha rappresentato un ritorno alla scuola superiore, per molti altri ha avuto invece inizio il primo passo nel mondo del liceo. Le matricole sono state accolte dalla dirigente scolastica, la dott.ssa Enrica Minori, e guidate alla scoperta del Liceo Cassini dai docenti competenti (prima fra tutte la professoressa Angela Tribuzio) e da alunni del quinto anno in qualità di tutor. Nei primi giorni verrà dato agli studenti il tempo di ambientarsi e di conoscere il liceo, le aule, la sala computer, i laboratori e il museo di fisica. Intervistati dall’ufficio stampa del Liceo, i genitori degli alunni hanno lasciato trasparire l’emozione e l’entusiasmo per un momento tanto simbolico, dimostrando tutti di approvare e incoraggiare il percorso formativo intrapreso dai figli. “Speriamo vada tutto bene, il liceo è molto importante e faticoso, ma mi farebbe piacere che finisse in bellezza.” ha affermato un genitore.
I ragazzi dell’indirizzo scientifico, lo hanno scelto per la loro passione per le discipline scientifiche e si sono dimostrati tutti molto sicuri del percorso iniziato e di quello che intraprenderanno dopo la maturità.
Gli alunni dell’indirizzo linguistico, che anche quest’anno ha avuto numerosissimi iscritti, hanno le idee chiare circa le loro future esperienze, in particolare modo per quanto concerne le esperienze e gli studi all’estero.
Gli iscritti al classico sono invece motivati principalmente da un interesse per le materie umanistiche, oltre che dalla consapevolezza di affrontare un percorso di studi che non precluderà loro alcuna scelta futura.
Molti alunni hanno dichiarato di essere stati impressionati dai numerosi progetti e dai professori, che sembrano molto bravi e preparati.
La professoressa Tribuzio, responsabile dell’accoglienza, ha dichiarato:
“Le matricole sono sempre silenziose e timide e poi grazie a tutor e docenti diventano più disinvolti; stanno affrontando un viaggio e molto dipende dai “condottieri”. Ogni anno è la prima volta e io sono sempre contenta dei ragazzi di classe prima che mostrano molta sensibilità, così come i professori e i tutor.”
La preside Minori, accolti i nuovi alunni del liceo, ha voluto lanciare un messaggio ai nuovi studenti: “La scuola è importante; un avvio a una realtà diversa: siamo nel secondo ciclo, ci vuole tanta serietà, rispetto e voglia di formarsi. Voglio che escano uomini e donne capaci di ragionare con la propria testa. Per questo tante esperienze multiculturali per creare un liceo aperto.” Si ricorda il suo primo giorno? “Il mio primo giorno? Grembiulone nero, fiocco azzurro e tanta emozione. Mi dissero che ero una donna di scuola: sono entrata in questo mondo a 6 anni e non ne sono più uscita.”