La quarta, e penultima, serata del Festival è ancora permeata di perbenismo e dogmi della società moderna. Dopo ben 67 anni, la manifestazione sanremese è ancora disperatamente aggrappata a quella forma mentis che l'ha caratterizzata dai suoi inizi. Questa ossatura pare ormai inadeguata a sostenere il peso dell'incontrollabile evoluzione che ogni anno diventa più difficile non considerare.
Il racconto della violenza domestica, le critiche alla società attuale e l'inno alla bellezza non strumentalizzata stonano con il classici temi della canzonetta festivaliera. In quest'ottica sembra scontata l'eliminazione di artisti come Gigi D'Alessio, Ron, Giusy Ferreri ed Al Bano, con non poche proteste da parte dei soliti nostalgici.
Inoltre i conduttori non si discostano dalle trovate banali che caratterizzano la televisione italiana: ecco quindi che non si trattengono dal coniare l'hashtag #FacceDaFestival nel tentativo, miseramente fallito, di coinvolgere i giovani tramite i social. Ma l'apice del degrado si raggiunge con il patetico accalcarsi degli spettatori per ricevere un mini-Carlo dalle mani di Maria De Filippi. A tutto ciò si aggiunge una figura che sarebbe dovuta mancare: Marica Pellegrinelli, in qualità di signora Ramazzotti, nonché donna immagine e stereotipo di quell'ideale di bellezza tanto criticato dalla canzone di Paola Turci.
Quella che potrebbe essere la linea guida da seguire si ritrova solo in momenti isolati portata sul palco esclusivamente da ospiti, che si dimostrano infatti i soli pienamente in grado di farsi amare dall'intero pubblico italiano. Su uno sfondo di mediocrità, spiccano la comicità geniale di Virginia Raffaele e quella dissacrante di Maurizio Crozza, che pur non dimenticando il suo repertorio politico, riesce sempre a far sorridere.
Nonostante sia uno dei programmi televisivi più criticati, gli ascolti registrano picchi da record, che oscillano tra il 45% e il 53% : una grande visibilità che viene sprecata annoverando tra i big cantanti già al culmine della propria carriera. La gara tra i giovani, che conquistano la prima parte della serata, risulta allora un notevole passo avanti, che offre migliori possibilità alle new entry nel mondo dello spettacolo. La tendenza da seguire per ottenere l'attenzione degli adolescenti, e non solo, è proprio questa: passare il testimone della musica italiana ai giovani, per rinnovarla e farle finalmente compiere quel passo in avanti che tutti, in fondo, vogliono ascoltare.
Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo
Photo credit: Corrado Corradi