sabato 11 febbraio 2017

MATEMATICA E DIDATTICA AL LICEO CASSINI

Oggi, Mercoledi 8 febbraio, presso Villa Magnolie 40 docenti delle scuole superiori della provincia hanno preso parte alla conferenza "La variazione delle grandezze:Avvio allo studio dell'analisi nella scuola secondaria di secondo grado". A tenere l'incontro è stato il professore Domingo Paola, docente della scuola superiore "G.Bruno" di Albenga. Il professore, laureto in matematica presso l’Università di Genova , è autore di testi didattici per la casa editrice Zanichelli, membro della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica ed è stato vincitore nel 2015 del premio "Bruno De Finetti" assegnato per la diffusione della cultura matematica o della storia della matematica. Il 27 marzo dalle 15 alle 18 il docente terrà un secondo incontro destinato agli insegnanti dal titolo "Conoscenze fondanti e competenze essenziali in matematica. Spunti per percorsi di matematica nella scuola secondaria di secondo grado."

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini
Andrea Mortato







TERZA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO

Piccolo coro dell’Antoniano, ostetrica 92enne e orchestra dei Reciclados: la terza serata del Festival sembra avere tutti gli ingredienti necessari ad alimentare il falso buonismo che caratterizza da anni i programmi della televisione italiana. Il risultato? Grandi applausi del pubblico in sala, che si sente costretto a lodare l’innocenza delle voci bianche e la creatività di chi ha  raggiunto il successo partendo dal nulla. La serata di giovedì, che è da sempre quella delle cover, ha portato sul palco grandi successi degli anni passati interpretati dai big: tra i più apprezzati sicuramente Chiara, naturale e spontanea come sempre, Marco Masini ed Ermal Meta, vincitore molto discusso del premio per la migliore cover. Gli artisti in gara sono tuttavia passati inevitabilmente in secondo piano, messi in ombra dai grandi ospiti, come LP e Mika. È stato proprio il cantante libanese la vera stella della serata e asso nella manica, ormai apprezzatissimo dal pubblico italiano, grazie al suo look stravagante e al suo animo semplice di ragazzo della porta accanto; Mika ha conquistato tutti con il medley dei suoi successi e il tributo a George Michael, oltre che facendosi portavoce del messaggio contro la discriminazione. Altri ospiti, per usare un eufemismo, sono stati Alessandro Gassman e Marco Giallini: il loro intervento, non strettamente necessario, ha avuto come unica finalità la promozione del nuovo film affiancata ad un’impacciata presentazione di un’esibizione. Molto seguite dal pubblico sono invece le nuove proposte di quest'anno, in particolare i finalisti decretati giovedì, ovvero Lele e Maldestro. Nonostante i vips invitati a partecipare alla kermesse, questa edizione di Sanremo non risulta particolarmente apprezzata dai giovani: le eliminazioni delle due coppie di artisti in gara nei big, Raige ft. Giulia Luzi e Nesli ft. Alice Paba hanno infatti contribuito ad aumentare la diffidenza e lo scarso interesse degli adolescenti, che però incredibilmente si ritrovano ad apprezzare e stimare un personaggio giustamente ritenuto distante dagli interessi dei più giovani, ovvero Maurizio Crozza, ma che sorprendentemente diverte e fa riflettere anche loro. Le critiche sono molte, le voci altrettante, ma anche quest'anno il Festival non cala di popolarità: lo share e gli ascolti, che aumentano ogni anno, fanno riflettere, e ci invitano a pensare che nonostante tutto, la formula perfetta della televisione sia proprio questa: trasportare i telespettatori in un’atmosfera fiabesca e leggera (giudizio da non interpretare negativamente): la classica atmosfera festivaliera.


Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo



Photo credit: Corrado Corradi


QUARTA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO

La quarta, e penultima, serata del Festival è ancora permeata di perbenismo e dogmi della società moderna. Dopo ben 67 anni, la manifestazione sanremese è ancora disperatamente aggrappata a quella forma mentis che l'ha caratterizzata dai suoi inizi. Questa ossatura pare ormai inadeguata a sostenere il peso dell'incontrollabile evoluzione che ogni anno diventa più difficile non considerare.
Il racconto della violenza domestica, le critiche alla società attuale e l'inno alla bellezza non strumentalizzata stonano con il classici temi della canzonetta festivaliera. In quest'ottica sembra scontata l'eliminazione di artisti come Gigi D'Alessio, Ron, Giusy Ferreri ed Al Bano, con non poche proteste da parte dei soliti nostalgici.
Inoltre i conduttori non si discostano dalle trovate banali che caratterizzano la televisione italiana: ecco quindi che non si trattengono dal coniare l'hashtag #FacceDaFestival nel tentativo, miseramente fallito, di coinvolgere i giovani tramite i social. Ma l'apice del degrado si raggiunge con il patetico accalcarsi degli spettatori per ricevere un mini-Carlo dalle mani di Maria De Filippi. A tutto ciò si aggiunge una figura che sarebbe dovuta mancare: Marica Pellegrinelli, in qualità di signora Ramazzotti, nonché donna immagine e stereotipo di quell'ideale di bellezza tanto criticato dalla canzone di Paola Turci.
Quella che potrebbe essere la linea guida da seguire si ritrova solo in momenti isolati portata sul palco esclusivamente da ospiti, che si dimostrano infatti i soli pienamente in grado di farsi amare dall'intero pubblico italiano. Su uno sfondo di mediocrità, spiccano la comicità geniale di Virginia Raffaele e quella dissacrante di Maurizio Crozza, che pur non dimenticando il suo repertorio politico, riesce sempre a far sorridere.
Nonostante sia uno dei programmi televisivi più criticati, gli ascolti registrano picchi da record, che oscillano tra il 45% e il 53% : una grande visibilità che viene sprecata annoverando tra i big cantanti già al culmine della propria carriera. La gara tra i giovani, che conquistano la prima parte della serata, risulta allora un notevole passo avanti, che offre migliori possibilità alle new entry nel mondo dello spettacolo. La tendenza da seguire per ottenere l'attenzione degli adolescenti, e non solo, è proprio questa: passare il testimone della musica italiana ai giovani, per rinnovarla e farle finalmente compiere quel passo in avanti che tutti, in fondo, vogliono ascoltare.


Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo



Photo credit: Corrado Corradi

venerdì 10 febbraio 2017

LA SECONDA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO

La seconda faccia di Sanremo
La voce del Cassini sul festival 

Alla seconda serata del Festival di Sanremo la città sembra essersi definitivamente trasformata nella caotica Las Vegas. Riuscendo a destreggiarsi tra la marea di turisti alla disperata ricerca di vips ci si ritrova inevitabilmente circondati da uno sfogo di megalomania repressa, accumulata nel corso dell'anno e che trova la sua occasione di sfogo negli ambitissimi "pass", semplici pezzi di carta apparentemente in grado di trasformare ordinari cittadini in spettatori passivi della metamorfosi di Sanremo nella Cinecittà della canzone. Ma riuscendo ad oltrepassare la trafficatissima Via Matteotti ci si potrebbe ritrovare all'interno del Teatro Ariston, tirato a lucido per l'occasione, per assistere ad uno spettacolo che ormai appare sempre più simile ad una sagra paesana dedicata ai più scontati luoghi comuni italiani. Esempio eclatante è la presenza di Francesco Totti, emblema della cultura sfiorita e imbarazza del panorama calcistico italiano. Del frizzante ambiente degli anni '60 rimangono solo le sedie, forse, e qualche cantante che, finita la manifestazione, ritorna nel suo sfavillante hotel a 5 stelle, unico servizio, assieme ai più rinomati ristoranti, che sembri realmente trarre giovamento da questo evento. E se due anni fa era stata presentata a modello una famiglia con 16 figli al carico, quest'anno ecco arrivare lo stakanovista di turno, perchè di questo ha bisogno l'Italia: lavorare e procreare. Come giustamente fa notare Crozza durante il suo (forse troppo) breve intervento, è a Sanremo che le nascite vengono celebrate col maggior entusiasmo; è dunque questa la risposta di Carlo Conti? Compensare un Festival che riesuma Albano e Ron dagli annali, affiancandoli a proposte forzatamente giovani, come Giulia Luzzi e Raige, presentando un grottesco insieme di nostalgia e modernità. Sorprendono invece le nuove proposte, che con una ventata di novità riescono a far sperare in un Festival più genuino, in grado di mettere in risalto l'avanguardia della canzone italiana. Brillante l'esibizione di Gabbani, che riesce a risvegliare anche i più sedentari con un ritmo da lui stesso definito “suadente”; tra le note di merito anche le performances di Sergio Sylvestre, il gigante buono, Gigi d'Alessio, pioniere del Festival e Chiara, che riesce a commuovere con la sua dolcezza. Ma, in fondo, sono gli ospiti i veri animatori di questo Festival, dal bacio rubato di Robbie Williams a Maria, all' assolo di Keanu Reeves alla chitarra elettrica e lo spumeggiante intervento cabarettistico di Insinna-Brignano-Cirilli.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini
Caterina D'Angelo, Zelda Moreno, Veronica Revelli









Photo credit: Corrado Corradi

67 ANNI E NON SENTIRLI,HA INIZIO LA NUOVA EDIZIONE DI UN EVENTO SENZA TEMPO

Tutti criticano Sanremo: è ormai abitudine diffusa, dopo aver assistito ad una serata della nota kermesse canora, discutere con altri spettatori circa i numerosi difetti che si sono ineluttabilmente palesati nel corso dell'evento. È forse un po' il prezzo da pagare per una trasmissione quale il Festival di Sanremo, che racchiude in sé, nel bene e nel male, tutte le caratteristiche di quella che è la televisione italiana; spingendoci dunque ad essere tanto attratti da una componente particolare, quanto critici verso tutti gli altri aspetti. Ed ecco dunque che ci si ritrova facilmente a discutere se il festival sia ormai indirizzato a pochi nostalgici piuttosto che alle nuove generazioni. Appare dunque naturale che nella serata di martedì gli occhi di milioni di spettatori fossero puntati sul palco dell'Ariston per una serata che, con ritmo incalzante, ha dato il benvenuto a questa 67° edizione del Festival della Canzone Italiana. A mantenere vivo tale ritmo, nonostante alcuni interventi comici un  po' insipidi, è stato il calore trasmesso dai numerosi ospiti, tra i quali vale la pena citare Ricky Martin, i Clean Bandit, nonché Tiziano Ferro, che dopo l'omaggio a Luigi Tenco, ritorna sul palco in compagnia di Carmen Consoli, dando vita ad una splendida esibizione. Apprezzata particolarmente anche la scenografia. Volendo invece dedicarsi alle note dolenti e agli “scivoloni” in senso letterale, si può citare come la De Filippi, reduce da un repentino cambio d'abito, abbia barcollato perdendo l'equilibrio al suo ritorno sul palco; in senso meno letterale, il ruolo di Raul Bova è apparso talvolta “forzato” all'interno della trasmissione, quasi a confliggere con quello di Carlo Conti, dando l'impressione che i due, anziché completarsi a vicenda, si sottraessero spazio reciprocamente; ma siamo solo all'inizio e attendiamo dunque le prossime serate prima di dare un giudizio definitivo a riguardo. Possiamo constatare invece come sia arduo sopperire del tutto all'assenza di Beppe Vessicchio, ormai divenuto un vero e proprio emblema del Festival, tanto da essere elevato dalla gioventù sanremese (e non solo) a una sorta di figura mistica. Sorprendono in positivo gli undici concorrenti di questa prima serata, ciascuno con le proprie peculiarità; tra i più apprezzati, Fiorella Mannoia, Samuel e Ermal Meta. A rischio eliminazione si trovano invece Giusy Ferreri, Ron e Clementino, ma verrà tutto deciso nella serata di Giovedì, in attesa della quale non pronunciamo pronostici; perchè se c'è una città dove tutto è possibile e nulla è scontato, quella è proprio Sanremo.



Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo
Anna Mastrantuono
Beatrice Bongiovanni

Rafael Gervasone




giovedì 9 febbraio 2017

CHE COSA SIGNIFICA FESTIVAL PER I SANREMESI?

Sanremo, città di canzoni, fiori e musica, è per una settimana all’anno sulla bocca degli italiani e non solo; ma se per tutti Sanremo vuol dire Festival, che cosa significa Festival per i sanremesi? Se per coloro che trovano benificio dal turismo,  è fonte di lavoro e guadagno, chi non è coinvolto direttamente viene travolto, suo malgrado, dalla metamorfosi radicale della città: dalle cose più banali come traffico e mancanza di parcheggi, fino ad un eccesso di superbia di chi è in possesso del famigerato pass per entrare al blindatissimo Teatro Ariston. È proprio questo che infastidisce maggiormente i sanremesi: perdere il controllo sulla propria città. Durante questa settimana le vie principali si affollano di gruppi di fans scatenati, che a differenza di quello che si potrebbe credere sono costituiti non solo da ragazzini ma anche da adulti e pensionati. Lla caccia ai personaggi famosi, a cui strappare un autografo o meglio un selfie, è ufficialmente aperta. Negli ultimi due anni inoltre , a seguito degli attacchi terroristici, sono aumentati controlli e divieti,  condizione che la cittadinanza fatica a comprendere e che si pone in contrasto con la relativa intimità e tranquillità solite a Sanremo. La routine quotidiana viene spezzata e i discorsi di chiunque ruotano attorno al Festival: ognuno si improvvisa giudice, critico di musica ed esperto d’alta moda. Alla fine anche chi tanto disprezza  il caos creatosi, contribuisce ad alimentare la nube di pettegolezzi e commenti che avvolgono la città. Noi ragazzi non siamo certo esclusi da tutto ciò e ogni volta che usciamo di casa siamo speranzosi di incontrare il cantante per cui tifiamo.
E così anche quest’anno , con la 67ª edizione del Festival di Sanremo, la situazione si ripete. I cantanti big in gara sono numerosi e le loro canzoni molto attese;  neppure le nuove proposte sono da meno,  fonte di curiosità, soprattutto per gli adolescenti che fantasticano su una loro possibile futura carriera . A proposito di metamorfosi, questa settimana e anche la precedente , il comune si impegna a valorizzare il talento dei sanremesi più giovani, ai quali  sono offerte numerose opportunità di  esibirsi in pubblico e dispiegare le ali.
 Amato da molti, criticato da altri il  Festival è motivo di orgoglio per gli abitanti,  siccome offre visibilità e fama a una città che, nonostante i suoi pregi, rimarrebbe altrimenti bellissima ma anonima.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo

Maria Chiara Donzella, Stefania Ilie



mercoledì 8 febbraio 2017

GUARDAMI OLTRE...! : CON GLI STUDENTI UNA RASSEGNA DI PROGETTI ARTISTICI A SOSTEGNO DI CATEGORIE SOCIALI FRAGILI

Durante la settimana del Festival della Canzone Italiana sono molteplici gli eventi che caratterizzano la nostra città, tra questi citiamo una rassegna di progetti artistici a sostegno di categorie sociali fragili: “Guardami oltre...”, inaugurata oggi 7 Febbraio e che si concluderà sabato 11, presso il teatro del Casinò. Grazie alla collaborazione dell'Associazione ligure Matteo Bolla, i  ragazzi del Liceo Statale “G.D. Cassini” e dell'istituto “C. Colombo” di Sanremo e di Arma di Taggia potranno partecipare attivamente all'evento, attraverso la realizzazione di esperienze creative da presentare sul palco. Questo progetto è stato reso possibile grazie al supporto dei Comuni di Sanremo e Napoli, al patrocinio morale della Rai Responsibilità Sociale e radio LDR.
Nella giornata di inaugurazione hanno presenziato alcune figure importanti della nostra città, tra cui il Direttore del Casinò Giancarlo Prestinoni e l'Assessore alla Cultura Daniela Cassini. L'associazione Matteo Bolla ha ricevuto una speciale menzione con il premio: “Oltre l'orizzonte”.
A seguire, è intervenuto dell'On. Luigi Berlinguer (presidente del Comitato Nazionale per l'apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti-MIUR), che si è soffermato sull'importanza della musica all'interno delle scuole. Una rappresentanza de “La piazzaincantata”, il più grande coro polifonico della storia della musica, ha intonato alcune celebri canzoni. Nella parte conclusiva della serata, i ragazzi del Liceo Statale “G.D. Cassini”, hanno proposto una citazione tratta dalla canzone di Fabrizio De Andrè “Hotel Supramonte”, letta da Alessandro Cabrera e accompagnata dal flauto di Andrea Giardino. Dirette giornaliere in streaming dell'intera manifestazione saranno disponibili sul canale digitale di radio LDR.

Ufficio Stampa G.D. Cassini Sanremo

Noemi Carella






[articolo su sanremonews.it ]

UNITRE 06/02/17

UNITRE 06/02/17
Lunedi 6 febbraio Villa Magnolie ha aperto le porte all'Università DelleTre Età riproponendo gli spettacoli che avevano già riscosso grande successo alla serata della letteratura delle classi quinte del Liceo Cassini di Sanremo presentata il 27 gennaio.
 I numerosi spettatori hanno apprezzato la varietà di temi portata abilmente in scena dai ragazzi di quinta: gli spettacoli hanno trattato, per l'indirizzo scientifico, le tre fasi principali della vita di Primo Levi, tra esperimenti, inserti narrativi e brani musicali eseguiti dagli stessi studenti, con la prima giovinezza (5D), la presa di coscienza (5E), e la rinascita (5F).
L'indirizzo linguistico, invece, ha approfondito per quanto riguarda la classe 5 Z, il “Malato Immaginario” di Moliere, rendendo appieno la comicità del pezzo, mentre la classe 5T ha proposto una versione della '”Rosa Bianca”, sfruttando appieno le loro competenze apprese nel percorso scolastico di studio della lingua tedesca.
I numerosi spettatori si sono mostrati piacevolmente coinvolti dagli spettacoli, un'altra interessante attività promossa dall'ormai consolidata collaborazione tra il Liceo e l'Uni3.


Zelda Moreno e Caterina D'Angelo
Ufficio Stampa Liceo G. D. Cassini Sanremo

venerdì 3 febbraio 2017

AL CASINO' DI SANREMO, PAOLO PORTOGHESI ILLUSTRA MARIO SIRONI

Si è svolto mercoledì 1 Febbraio, presso il teatro del casinò di Sanremo, un incontro dedicato a Mario Sironi, artista omaggiato dal Casinò di Sanremo attraverso un'esposizione che ne celebra i 55 anni dalla morte. L'incontro ha visto al banco dei relatori Federica Flore, storica dell'arte, Maria Teresa Verda Scajola, storica dell'arte, oltre al celebre professore e architetto Paolo Portoghesi. Ad aprire l'incontro, la dott.ssa Federica Flore, che illustra nei particolari le opere che costituiscono l'esposizione, rilevandone tratti salienti e aspetti peculiari. La parola viene dunque ceduta alla dott.ssa Maria Teresa Verda Scajola, che introduce al pubblico la figura del professor Paolo Portoghesi, ripercorrendone la carriera e le principali opere.  È infine lo stesso professor Portoghesi a trattare di Mario Sironi, di cui vengono esposte la vita, il pensiero e l'evoluzione artistica, durante la quale Sironi, pur passando attraverso differenti movimenti e avanguardie tra cui Futurismo, Novecento e Metafisica, mantiene il suo stile personale e quegli elementi che lo caratterizzano a prescindere dall'epoca; la produzione di Sironi viene inoltre analizzata dal professore sotto il punto di vista dell'architettura e della poesia. L'esposizione dedicata alle opere di Mario Sironi sarà fruibile presso il Casinò di Sanremo fino a domenica 19 Febbraio.

  
Rafael Gervasone
Andrea Mortato
Ufficio Stampa Liceo Cassini Sanremo